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19 aprile 2024

Treviso

Vendemmia, a Ferragosto si parte con la prima raccolta

Per il Prosecco bisognerà aspettare la fine di agosto, Giustiniani: "Quest'anno prezzi nella norma"

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Vendemmia, a Ferragosto si parte con la prima raccolta

TREVISO - Tra meno di un mese nella Marca prenderà il via la vendemmia. Si prevede infatti per ferragosto l’inizio della raccolta delle uve precoci del Pinot grigio che, se continuerà il favorevole andamento climatico, potrebbero essere pronte per finire nelle ceste. Per il Prosecco, invece, bisognerà aspettare i giorni a cavallo tra la fine di agosto e l’inizio di settembre. Si vendemmierà molto probabilmente qualche giorno in anticipo rispetto al 2017, che già fu un’annata precoce. Non sarà però un anticipo record come il 2007, che registrò la vendemmia più precoce in assoluto.

“Il tempo è stato favorevole, con il giusto caldo e le piogge che hanno fatto crescere molto bene l’uva – dice Lodovico Giustiniani, presidente provinciale e regionale di Confagricoltura -. Se l’andamento continuerà così, con una buona piovosità e in assenza del caldo africano, prevediamo che a cavallo di Ferragosto dovremmo essere pronti per la raccolta. Ci sono stati fenomeni meteo spiacevoli, di grandinate e trombe d’aria che hanno causato danni anche gravissimi, ma sono stati circostanziati ad alcune zone, come quelle dell’Opitergino e del Montebellunese. In generale è stata un’ottima stagione, senza gelate e una buona fertilità delle gemme. Dal punto di vista sanitario le uve sono buone e la produzione è abbondante, in crescita soprattutto per la Glera e le uve bianche”.

Un momento di difficoltà si registra per il Pinot Grigio delle Venezie, che non riesce ancora a decollare sul mercato: “Il consorzio ha chiesto lo stoccaggio di 30 quintali a ettaro, in modo da portare la resa a 150 e abbassare il quantitativo di prodotto da immettere sul mercato – spiega Giustiniani -. Una sofferenza dovuta al periodo di transizione dall’igp al doc, anche perché le scorte dell’igp non sono ancora terminate. Auspichiamo che la doc riesca a trovare una sua nicchia di mercato e a ripagare i tanti viticoltori che ci hanno creduto e hanno investito”.

Per quanto riguarda i prezzi, la situazione è più serena rispetto all’annata 2017, quando le quotazioni di Prosecco si impennarono a causa della ridotta produzione di uva conseguente alle gelate primaverili e alla grande richiesta del mercato. “Tensioni non ne prevediamo – sottolinea Giustiniani. - I prezzi dovrebbero essere nella norma, forse in leggero calo”.

Infine, un cenno ai voucher. Con la vendemmia alle porte, la speranza è che il governo riesca a introdurli in tempo: “Il contratto di prestazione occasionale è costoso, burocratico e complicato – sottolinea il presidente -. Le nostre aziende sono restie a utilizzarlo, in quanto aggiunge un carico burocratico che comporta un grande dispendio di tempo ed è causa di ulteriori costi. Ci auguriamo che si torni a un sistema ottimale e flessibile carato sulle attività stagionali, considerato che nel 2016, l’ultimo anno in cui i voucher sono stati impiegati, il loro impiego in agricoltura in provincia di Treviso è stato pari al 7,5%”.

 



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