VADO A SCUOLA: IL GRANDE GIORNO.
Ultima serata della rassegna: "ATTRAVERSAMENTI: Compro, quindi esisto?!"
Spettacolo - Teatro - Cinema
quando | 24/11/2017 |
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orario | Dalle 20:30 alle 24:00 |
dove |
Miane Teatro "Jean Antiga", Via L. Sturzo, 13, 31050 Miane TV |
prezzo | Euro 3,00 |
info | comunicazioni@cinemacareni.it |
organizzazione | Associazione Culturale Careni e Gruppo Giovani Noi di Miane |
sito web | https://goo.gl/0ENiYa |
Ultima serata della rassegna "ATTRAVERSAMENTI: Compro quindi esisto?!".
Associazione Culturale Careni e Gruppo Giovani NOI di Miane, vi attendono presso Teatro Jean Antiga a Miane per l'ultimo film in programma: VADO A SCUOLA: IL GRANDE GIORNO.
Perchè per poter partecipare all'interno del settore economico in maniera sostenibile è necessaria un'educazione alla condivisione e alla salvaguardia dell'ambiente, in controtendenza al mero consumismo.
Trama:
Albert ha 11 anni, vive nella capitale cubana ed é un piccolo talento della boxe. Deegii, in Mongolia, studia per diventare contorsionista. Tom é ugandese, ha una passione per le grandi scimmie e sta frequentando una scuola per ranger. Nidhi, a Benares, studia con profitto matematica, anche se la sua famiglia non puó aiutarla, perchè non é abbastanza istruita. Il sogno di Nidhi é diventare un giorno un ingegnere.
Dopo aver raccontato la determinazione e il coraggio di alcuni bambini di diverse parti del mondo che percorrevano un numero incredibile di kilometri, nelle situazioni piú scomode, per raggiungere la scuola piú vicina e la possibilitá di un'istruzione che cambiasse il loro futuro, Pascal Plisson torna a seguire quattro giovani che hanno voglia di farcela, (ri)presi nel giorno della prova, accademica o sportiva, che potrebbe cambiare la loro vita e quella delle loro famiglie.
Le situazioni sono messe in scena, é evidente che si tratta di ricostruzioni di percorsi e occasioni che il regista ha prima osservato e poi scelto tra altri, e anche i dialoghi sono spesso tematizzati (c'é il momento per parlare della nostalgia, quello per la gratitudine del genitore, ecc.), ma é un approccio voluto, che non si nasconde nè cerca di camuffarsi da documentario di strada, e, in ogni caso, non chiude le porte alla realtá del momento, al possibile imprevisto, e sta con i ragazzi (spesso silenziosi) senza distrazioni paesaggistiche o d'altro genere.
L'andatura del film é semplice, ma non lo é il suo oggetto d'indagine. La prima parte presenta la passione e il talento dei quattro ragazzi, giustificandone il ruolo di protagonisti rispetto ad altri, ma, dice il secondo movimento, il talento non basta e subentra il confronto con la fatica, la disciplina richiesta, i sacrifici necessari (nel prezzo che si paga c'é soprattutto un grosso pezzo d'infanzia), infine c'é l'attesa del responso finale. Ma di chi sono quei sogni di gloria? Dei ragazzi o dei loro padri? Il film pone la questione in termini non polemici, sottolineando piuttosto l'esistenza di un sentimento nobile, una consapevolezza del ritorno d'impegno che i figli contemplano verso i genitori, senza per questo venire forzati, ma solo sostenuti. Colpisce anche -perchè lontanissima dai costumi europei- la grande compostezza e umiltá con cui i giovanissimi protagonisti accettano il verdetto sul loro operato, che sia favorevole o meno.
INCONTRO CON:
- MARCELLO DE NONI DI LEGAMBIENTE SERNAGLIA,
- MARIAGRAZIA MORGAN: DIRIGENTE SCOLASTICO
- GIUSEPPE MOROSIN DELLA FATTORIA DIDATTICA L’ALVEARE DEL GRAPPA
Seguirà rinfresco gentilmente offerto dal Supermercato Rosa di Miane