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29 marzo 2024

Esteri

Usa, Jeb Bush annuncia su Facebook, penso seriamente alla Casa Bianca

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Usa, Jeb Bush annuncia su Facebook, penso seriamente alla Casa Bianca

Washington - La possibilità di un Bush III alla Casa Bianca si fa sempre più vicina. Jeb Bush, figlio e fratello dei due ex presidenti, infatti ha annunciato su Facebook che formerà il comitato esplorativo, passo considerato nella politica americana un primo passo verso la candidatura ufficiale alle presidenziali. Anche se la portavoce del 61enne ex governatore della Florida ha sottolineato che una decisione finale sulla candidatura non verà annunciata prima del prossimo anno.

Nel messaggio di auguri per Natale, pubblicato su Facebook e Twitter, Bush racconta che nelle ultime settimane ha discusso al lungo con i suoi familiari, in particolare durante le feste del Ringraziamento che ha visto il clan Bush riunito, del "futuro della nazione". "Come risultato di queste conversazioni e di considerazioni sulla necessità che l'America abbia una forte leadership, io ho deciso di esplorare attivamente la possibilità di candidarmi alla presidenza degli Stati Uniti - ha scritto - nei prossimi di mesi spero di poter incontrare molti di voi ed avere la possibilità di discutere come ristabilire le promesse dell'America".

Pochi minuti dopo la pubblicazione del messaggio sui social, sono arrivati sulla pagina di Jeb centinaia di commenti. E tra quelli di tanti sostenitori vi sono però anche quelli che, anche con termini forti, paventano l'idea del ritorno della dinastia Gop. "Potrà il paese sopravvivere ad un altro Bush?", è uno dei messaggi negativi, tra i quali si annoverano anche quelli di alcuni repubblicani che non considerano che quella di un nuovo Bush sia la candidatura giusta per "tornare a vincere alla Casa Bianca". "Ti prego non ti candidare", è l'appello di qualcuno.

L'annuncio costituisce quindi una netta accelerazione del processo di considerazione di una nomination repubblicana, in atto da mesi, da parte di Bush, che nei mesi scorsi ha raccolto il sostegno di molti all'interno dell'establishment del partito, alla ricerca di leader moderati per contrastare l'estremismo del Tea Party. Oltre al peso della principale dinastia repubblicana, Bush, che è sposato con Columba di origine messicana, ha la possibilità di attirare l'appoggio dell'elettorato ispanico, diventato sempre più importante.

Da gennaio Jeb avvierà un proprio comitato di azione politica per la raccolta dei fondi e il sostegno di candidati. "Questo mi aiuterà a rendere più facile li colloqui con i cittadini in tutta l'America per discutere le sfide difficili che il nostro eccezionale paese deve affrontare", ha scritto ancora Bush. Considerato il suo profilo politico, Bush potrebbe trovarsi, in questo periodo in cui dovrà valutare le effettive possibilità, soprattutto dal punto di vista finanziario, di una campagna presidenziale, in rotta di collisione con Chris Christie, il governatore del New Jersey, altro campione dei moderati Gop che molti volevano in campo già nel 2012.

Mentre sul fronte locale e dell'elettorato ispanico, una sua candidatura rischia di creare dei problemi ai sogni presidenziali di Marco Rubio, il senatore della Florida che dovrà decidere se candidarsi ad un secondo mandato nel 2016 o tentare la carta della Casa Bianca. Senza contare che Mitt Romney, sconfitto due anni fa da Barack Obama, starebbe accarezzando l'idea di una improbabile terza candidatura presidenziale. Intanto, Jeb, praticamente lontano dalla politica attiva dal 2007 quando ha concluso il suo secondo mandato da governatore della Florida, ha iniziato ad alzare il suo profilo pubblico, e ieri ha pronunciato il discorso dell'apertura dell'anno accademico all'università della Carolina del Sud. Uno stato importante nel cammino delle primarie, il terzo dove si vota dopo Iowa e New Hampshire, e che è stato cruciale per le nomination degli altri Bush, il padre nel 1988 e il fratello nel 2000.

 

 


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