PONTE DI PIAVE - Giovedì saranno esattamente cento anni dall’impresa di Ernesto Cabruna (nella foto) sopra i cieli di Ponte di Piave in 29 marzo 1918, durante la Grande Guerra.

Cabruna, alla guida del suo velivolo era in servizio di pattuglia da Ponte di Piave al mare durante il quale si spinse al di là del Piave.

Si ritrovò all’improvviso di fronte un bombardiere scortato da dieci caccia e pur constatando quanto impari fosse lotta, non esitò a calarsi su di loro ed a portare lo scompiglio in tutto il pattuglione sfruttando l’effetto sorpresa.

Anche quando fu circondato dagli avversari, pur sentendosi perduto, non abbandonò l’impresa e avventò l’ultima raffica su un incauto nemico che non poté sfuggire al suo assalto e finì abbattuto.

L’aereo di Cabruna aveva le ali ormai lacerate e i timoni sforacchiati, quando uno dei cavi d’acciaio a sostegno dell’ala fu stroncato da una pallottola.

La sua sorte sembrava compromessa, ma nonostante ciò gli aviatori nemici non affrontarono un nuovo duello e rientrarono alla base.

Al tenente pilota Cabruna fu conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare, oggi conservata presso il Museo D’Annunzio al Vittoriale degli Italiani.

L’Amministrazione comunale nel novembre 2016 gli ha dedicato un monumento, mentre nel novembre del 2017 ha ricordato Cabruna, cittadino onorario di Ponte di Piave dal 1926, con la collocazione di una stele, alla presenza della nipote.