Una lapide in memoria della X Mas in presenza delle autorità fa infuriare l'Anpi
Laura Puppato "non si può confondere chi combatté per liberare l'Italia dal fascismo e chi optò per la Repubblica di Salò"
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VALDOBBIADENE - Un cippo in ricordo dell'eccidio di una cinquantina di uomini della X Mas appartenenti alla Repubblica sociale durante la guerra di liberazione è stato posato oggi a Soccol, località di Valdobbiadene.
Tra il 3 e il 5 maggio 1945 alcuni partigiani della "Mazzini" sottoposero una cinquantina di prigionieri, civili e militari legati alla X Mas, ad un interrogatorio presso la caserma della Guardia di Finanza di Valdobbiadene, allora comando della brigata. I prigionieri furono quindi divisi in tre gruppi condotti rispettivamente a Saccol di Valdobbiadene, Madean di Combai e Segusino, dove vennero uccisi.
Gli uomini della X Mas si macchiarono di crimini di guerra, come torture, rappresaglie, fucilazioni sommarie e impiccagioni contro le forze partigiane italiane
Oggi, dopo una messa, è stato 'svelato' il cippo, atto a cui sono seguiti i discorsi delle autorità locali e dell'Assessore al lavoro della Regione Veneto Elena Donazzan. "Le istituzioni - ha detto Donazzan - hanno il compito di lavorare per la pacificazione nazionale cercando di far capire che nella tragedia di una guerra civile non ci sono caduti di serie A o di serie B". "La storia va analizzata e compresa - ha aggiunto - comprese le pagine più buie e per farlo a volte sarebbe più utile, quando possibile, sentire il racconto di chi c'era piuttosto che limitarsi a quello che si legge sui libri".
La cerimonia si è tenuta a 70 anni dell'eccidio e non ha mancato di scatenare polemiche nel trevigiano in particolare da parte dell'Anpi locale, della senatrice delPd Laura Puppato e da parte del segretario provinciale della Cgil Vendrame
La cosa che ha disgustato maggiormente l'Anpi è stata la presenza delle istituzioni regionali e locali tanto che la presidente dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia di Montebelluna, Catia Costanzo Boschiero chiede se "gli assessori regionali e locali si ricordano di aver giurato sulla Costituzione nata dalla Resistenza?"
Per la Senatrice Laura Puppato "non si può confondere chi combattè per liberare l'Italia dal fascismo e chi optò per la Repubblica di Salò"