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20 aprile 2024

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Un sogno diventato realtà

Il Vittorio Permac centra la storica promozione in serie A

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Un sogno diventato realtà

VITTORIO VENETO - 33 lunghissimi anni, questo il tempo che si è dovuto attendere per vedere la prima squadra del calcio femminile di Vittorio Veneto in serie A. La gioia, è uguale a quella di un bambino che trova il suo regalo sotto l’albero di natale. Una galoppata a dir poco sensazionale, le “tose” non perdono da ben 37 partite ufficiali. 21 vittorie e 5 pareggi in questo campionato, concluso da imbattute con la goleada sulla Reggiana, davanti a un Barison stracolmo.

Dopo una presentazione straordinaria, da vera serie A (grazie allo speaker dell’Udinese Calcio), il Vittorio inizia subito bene la gara e già al secondo minuto va a segno con Da Ros, il gol viene però annullato per un fallo in mezzo all’area. Ci pensa allora Cisotto al 12’ ad aprire le danze, salta il portiere e gonfia la rete. Sei minuti dopo è sempre lei (il nostro Totò Di Natale) la numero 9 che mette a segno la sua doppietta personale. Questo gol la porta a quota 17 nella classifica marcatori, facendola diventare così la capocannoniere rossoblu. Il primo tempo si chiude sul 3-0, grazie al tap-in di De Martin. La ripresa inizia subito nel migliore dei modi, al 55’ è il capitano a finire nel tabellino dei marcatori, con una diagonale precisa dal vertice destro dell’area piccola. La partita la chiude al 67’ la numero 18, Zanon, appena entrata dopo una bella percussione centrale. C’è tempo anche per il gol della bandiera della Reggiana che arriva nei minuti di recupero. 5-1 e l’imbattibilità è stata difesa nei migliori dei modi.

 

Al termine le campionesse vittoriesi sono state premiate dal sindaco Roberto Tonon, insieme al rappresentante della lega nazionale dilettanti di calcio femminile. Le lacrime, gli abbracci, la doccia col prosecco e i cori non sono mancati. Lacrime che anche gli spettatori non hanno potuto trattenere.

 

 

 

 

 

 

 

 

“Ho lavorato bene già dall’anno scorso, quando ho preso in mano la squadra, ho solo cercato di cambiare loro la mentalità, perché la squadra era forte. Ci credevo in questo gruppo e mi hanno dato ragione dimostrando di valere la serie A” questo il segreto dell’annata perfetta, secondo mister Fattorel (nonché presidente della società insieme a mamma Patrizia), l’uomo dei record continua: “Sono ragazze molto giovani, hanno ancora molto da imparare, ma secondo me, in serie A, ci stiamo sicuramente bene”.

 

A chi dedicate questa vittoria?

“La dedichiamo a tutti coloro che hanno lavorato per far in modo che le cose andassero per il verso giusto, ma soprattutto a mio papà”. (Franco Fattorel, conosciuto da tutti come “il baffo”) Le immancabili magliette con la grande A, indossate per la festa a fine gara a Marcon domenica scorsa, riportavano infatti la scritta “baffo siamo in A” proprio in suo ricordo. L’angelo custode che ha sempre protetto da lassù la squadra, guidando mister e ragazze alla realizzazione del suo grande sogno: la massima serie.

 

“Le sensazioni sono indescrivibili, sebbene fosse il nostro obiettivo, il campionato è lungo e pieno di insidie. A mano a mano però che abbiamo iniziato a vincere le varie partite, ci siamo accorte che in realtà tutto dipendeva da noi. Questo è un gruppo solido, compatto, il cui scheletro è lo stesso da svariati anni. Un gruppo che, quest’anno, è riuscito a sviluppare quella mentalità e quella cattiveria giusta per portare a casa anche le partite più difficili”. Queste le parole della capitana Giulia Da Re che conclude così: “Non dobbiamo scordarci di ringraziare i tifosi che quest’anno non sono di certo mancati, sono loro che ci danno la carica”.

La promozione è arrivata anche grazie ad un’attenta organizzazione societaria, che viene così descritta dal direttore sportivo Giovanni Bolzan: “la maggior parte di queste ragazze sono cresciute nel vivaio e giocano insieme da una decina d’anni, quindi prima di essere compagne di squadra sono delle amiche e delle sorelle. Questa è stata la vera forza. Ma è anche vero, che tutto questo è frutto di un duro lavoro dello staff, che quest’anno abbiamo rinforzato. Uno staff professionale se non addirittura professionistico.” Solo 5 società, in tutto il veneto, hanno l’intero settore giovanile al completo, dalle piccole amiche (bambine di 6/7 anni) alla prima squadra e il Vittorio Permac è una di queste. Non c’è esempio migliore di Roberta Piai, la veterana che da vent’anni indossa la casacca rossoblu. Premiata per questo dalla dirigenza, ieri, ad inizio partita. Ha iniziato fin da piccola e questo vizio non se l’è ancora tolto, anzi vuole togliersi la soddisfazione di giocare in serie A.

“Avendo vissuto retrocessioni e promozioni con questa maglia, arrivare a questo traguardo credo sia la massima aspirazione di una giocatrice che ha sempre creduto in questa società. Questa squadra è cresciuta dal vivaio, una cosa fondamentale e siamo orgogliosi per questo. È stato un percorso lungo e tortuoso, però bisogna credere sui giovani perché poi c’è una doppia soddisfazione. Con il mister ho un rapporto di amicizia prima di tutto, lui mi ha recuperato dopo un grave infortunio, ha creduto molto in me e per questo lo ringrazio. È un sogno che diventa realtà perché questa è la mia prima serie A” Ora non ci resta che ringraziare le ragazze, lo staff tecnico e la dirigenza per aver portato il nome della città nell’elite del calcio nazionale ed augurare loro buona fortuna per l’anno prossimo.

Leonardo Segat

 

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