Un sacchetto d'amore.
Centorizzonti diTEATRO
Spettacolo - Teatro - Cinema
quando | 24/03/2018 |
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orario | Dalle 21:00 alle 23:00 |
dove |
Crespano del Grappa Teatro Ex Collegio Santa Maria Bambina |
prezzo | 13,00 euro interi, 10,00 euro ridotti |
info | tel. 340 9446568, 041 412500, info@echidnacultura.it |
organizzazione | Echidna Cultura |
sito web | https://goo.gl/nZ2xaX |
Centorizzonti diTeatro nell’arco
di quattro mesi, calcando i palcoscenici del Teatro Duse di Asolo, del Teatro
Maffioli di Caerano San Marco e del Teatro Ex Collegio Santa Maria Bambina di
Crespano del Grappa, ha indagato attraverso sette spettacoli teatrali
altrettanti sguardi sull’universo del teatro: ora la VI edizione del progetto culturale dell’omonima rete di 15 Comuni
trevigiani e bellunesi coadiuvata da Echidna
Cultura giunge all’ottava e ultima tappa, proponendo sabato 24 marzo alle 21.00 al Teatro Ex Collegio Santa Maria Bambina di
Crespano del Grappa (Treviso) “Un sacchetto d’amore” di e con Antonella Questa,
autrice, attrice e regista torinese da sempre attenta alle tematiche sociali
che riesce a raccontare con travolgente comicità (produzione LaQ-Prod, in
collaborazione con Centro di Produzione Teatrale Pupi e Fresedde, Teatro di
Rifredi e la Associazione Progetti&Teatro).
La comicità per Antonella Questa è una cosa molto seria, che parte sempre da una tragedia, da qualcosa di doloroso che abbiamo bisogno di esorcizzare. Per questo usa il linguaggio comico per raccontare cose che comiche non sono affatto, per poter così arrivare a tutti e ottenere ascolto riguardo a temi spesso delicati, personali, difficili. Grazie all’ironia e alla risata si condivide e in questo modo ci si sente anche meno soli.
Le tematiche affrontate dall’attrice conosciuta per “Stasera ovulo” (produzione 2009) e “Vecchia sarai tu!” (produzione 2012), entrambi destinatari del Premio Calandra per le sezioni Migliore Spettacolo e Migliore Interprete, nei suoi spettacoli vengono trattate all’interno di una storia, perché per lei il teatro è raccontare storie, attraverso le quali potersi ritrovare, identificare soluzioni o cambiare punto di vista, smuovere le cose.
Accade anche in “Un sacchetto d’amore”, l’ultima produzione (2017) dell’autrice, attrice e regista: in esso indaga i bisogni reali di ognuno di noi nella società dei consumi, partendo da una donna amante dello shopping e dall’ambiente famigliare che la circonda. In questo lavoro ha scelto di lavorare molto con il corpo, il cambio personaggi non avviene più con l’uso di dialetti, ma con movimenti posturali. E anche lo spazio, riempito stavolta da una scena essenziale ma modulabile, viene usato molto più che nei precedenti spettacoli.
Antonella Questa affronta con la consueta ironia le dinamiche relazionali di oggi, costrette a fare i conti con un mondo sempre più rivolto al consumo, all'opulenza, al bisogno di avere per affermarsi.
Un mondo in cui ogni cosa che desideriamo sembra essere a portata di mano, ma poi ad essere carenti davvero sono i rapporti autentici. E' proprio questo che manca nella famiglia di Cinzia dove il marito è troppo preso dal lavoro, la cognata tratta il cane come un figlio, la suocera cucina lasagne e inventa malattie pur di tenere i figli legati a sé, mentre Cinzia si scopre vittima di shopping compulsivo, pensa a strisciare la carta ed afferrare il sacchetto con il nuovo acquisto per cancellare le ansie e far svanire i problemi.
Poi arriva il giorno in cui i troppi sacchetti esauriscono addirittura il credito di tutte le carte famigliari, svelando contemporaneamente conti in rosso e un uso disinvolto delle rate, portato avanti da tempo e sempre nascosto a tutti.
Cosa succede quando ci mancano i soldi per soddisfare i nostri innumerevoli bisogni? Terapia di gruppo e terapia comportamentale tra nuove amiche e vecchi colleghi di lavoro, aiuteranno Cinzia a rialzarsi e a guardare il mondo da una prospettiva nuova, incoraggiando anche la sua famiglia a farlo.
In fondo la vera ricchezza sta proprio lì, in quel motore che muove il mondo, che non si può né
vendere, né comprare: l'amore, un sacco d'amore... ma anche un sacchetto può andar bene.
“Attraverso il programma invernale diTeatro di Centorizzonti, - spiega la direttrice artistica Cristina Palumbo, di Echidna Cultura - volutamente composto includendo le più diverse tecniche, linguaggi e poetiche, abbiamo ritrovato un pubblico di grande qualità e competenza che non teme di essere stupito, di non seguire le tendenze, e non cerca il facile intrattenimento. Ora stiamo preparando il programma estivo, che si svolgerà tra maggio e luglio e sarà a breve presentato”.
Prevendita biglietti: il sabato precedente lo spettacolo dalle 10,30 alle 12,30 a Villa Benzi Zecchini, a Caerano di San Marco
Vendita biglietti: un’ora prima dello spettacolo nel teatro di svolgimento.
Biglietteria Online: Mailticket.it
Per prenotazioni e informazioni:
Echidna Paesaggio Culturale, tel. 340 9446568, 041 412500, info@echidnacultura.it, www.echidnacultura.it
Villa Benzi Zecchini, tel. 0423 650 509, info@villabenzizecchini.it