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19 aprile 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

Un compleanno da ricordare. Quello di Andrea Zanzotto

Il 10 ottobre Pieve di Soligo celebra il suo poeta

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Un compleanno da ricordare. Quello di Andrea Zanzotto

PIEVE DI SOLIGO - Avrebbe compiuto 92 anni il prossimo 10 ottobre. E l'illustre poeta Andrea Zanzotto, scomparso due anni fa, in occasione della ricorrenza viene ricordato e celebrato dalla sua città: Pieve di Soligo. Il 10 ottobre, si inizia al mattino, in via Cal Santa, la strada che l'ha visto nascere.

 

"Nei primi anni Cinquanta, alle soglie della maturità, - racconta Armando Berti del Comitato Cal Santa - il poeta notò su un capitello della Cal Santa alcune frasi, di autore ignoto, che inneggiavano all’arrivo della primavera con i prati verdi, il cinguettio degli uccelli ed il canto delle campane. La semplicità e la freschezza del testo, scorretto e sgrammaticato, piacque al poeta che volle citarlo nella sua raccolta “Vocativo” uscita nel 1957". "Giovedì 10 ottobre prossimo, alle ore 10.30, il Comitato  - annuncia Berti - porrà in opera proprio sul capitello della Cal Santa presso l’Arco di Gerusalemme un marmo inciso con quello scritto di origine popolare. Sarà una cerimonia volutamente sobria e familiare, che vedrà anche la presenza di scolaresche".

 

Alle 16.30, l'appuntamento è in piazza Vittorio Emanuele II, dove verrà inaugurata una mostra di libri, articoli, fotografie che ripercorrono la vita e l'opera del grande Zanzotto. Alle 18.00 ci si trova presso la Locanda Da Lino, a Solighetto, luogo già sede di eventi che videro il poeta protagonista. All'incontro saranno presenti Francesco Carbognin, dell'Università di Padova, Luciano Cecchinel poeta e critico, Matteo Giancotti, dell'Università di Padova. Verranno presentati alcuni testi di Zanzotto mai raccolti in volume.

 

Pieve di Soligo ha deciso di festeggiare così il compleanno di Andrea Zanzotto, un poeta che continua a vivere nei versi, nei ricordi, nelle vivissime immagini che ha lasciato. Che continua a vivere nel mondo, e anche, e soprattutto, nella sua città natale. La più importante.  "...nel paese natale non si muore mai - scrisse Zanzotto - nel paese natale si nasce soltanto, si continua a nascere, come la natura che dissimula, o brucia, il suo continuo morire nel fatto stesso della continuità, del nascere apppunto…"

 


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