All’auditorium S.Artemio di Treviso domani 27 maggio alle 9 terzo appuntamento del percorso di alta formazione di Unindustria Treviso Comprenderexcambiare. L’incontro è dedicato al tema del passaggio generazionale in azienda ed è organizzato insieme al Gruppo Giovani Imprenditori di Unindustria Treviso. L’incontro, aperto al pubblico, si intitola ‘Tutto quello che avreste voluto sapere sul ricambio generazionale e non avete mai osato chiedere’, e sarà aperto dal saluto della Presidente di Unindustria Maria Cristina Piovesana cui seguirà la discussione tra l’antropologo Duccio Canestrini, Alessia Forte Presidente Gruppo Giovani Imprenditori,  Maria Francesca Guida, Segretario generale Associazione ItaliaCamp, Carlo Nordio ex magistrato e lo psicologo Andrea Sales, coordinati dall’esperto in innovazione Alessandro Garofalo.

 “ Il Gruppo Giovani Imprenditori di Unindustria Treviso – dichiara la Presidente Alessia Forte - ha deciso di affrontare in maniera non convenzionale il tema della successione generazionale nell’impresa. Conciliare attitudini, competenze, merito, affettività e conflittualità rappresenta una tra le grandi sfide che ciascuna generazione deve affrontare. Ogni persona è sempre sola di fronte alle proprie scelte e ciascuno, come ricordava l’astronomo Fred Hoyle: “impara dagli errori e non dall’esempio altrui”. Dunque, nessuna soluzione preconfezionata, nessun “modello” o tecnicità e, soprattutto, nessuna illusione sul fatto che la razionalità da sola possa governare quel territorio accidentato dove insistono le relazioni tra le persone, specie se legate da rapporti parentali e condividono lo stesso interesse economico. L’illustrazione del processo di successione, la forza delle testimonianze di chi ha vinto questa sfida e di chi ha commesso errori, l’intervento di manager che hanno vissuto in prima persona le insidie che la dimensione familiare della proprietà può portare con sé, accompagneranno, con grande immediatezza, tutti i partecipanti all’incontro aiutandoli a comprendere ciò che stanno vivendo o che potrebbero vivere”.