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28 marzo 2024

Treviso

Tutti vogliono lo spumante italiano: +13% di vendite all'estero

Coldiretti:"record storico"

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Tutti vogliono lo spumante italiano: +13% di vendite all'estero

TREVISO - Le vendite dello spumante italiano all’estero fanno segnare un record storico nel 2017 con un balzo del 13% delle bottiglie esportate. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al primo semestre 2017.

“All’estero – sottolinea Walter Feltrin, presidente di Coldiretti Treviso - non sono mai state bevute così tante bollicine italiane con la Gran Bretagna che con un aumento del 10% è il primo mercato mondiale di sbocco con il consumo di circa 1/3 del totale delle bottiglie esportate nonostante la Brexit con gli effetti della svalutazione monetaria ed il riemergere di un certo nazionalismo tra gli inglesi”.

Ma le bollicine Made in Italy – continua la Coldiretti - nonostante il dollaro debole e gli annunci protezionistici del presidente Donald Trump vanno fortissimo anche negli Stati Uniti che si collocano al secondo posto con un balzo del 18% nelle bottiglie stappate rispetto allo scorso anno. Al terzo posto la Germania con un incremento record del 21% mentre al quarto  con una crescita del 4% ci sono i cugini d’Oltralpe con i francesi che sono diventati nel tempo dei forti consumatori in alternativa alla champagne le cui vendite già nel 2016 avevano fatto registrare una leggera flessione dei volumi (-2,1%), legata a un mercato francese debole e alla rapida svalutazione della sterlina, secondo i dati di Bureau du Champagne Italia.

“Già lo scorso anno, infatti, con 370 milioni di chili di bottiglie stappate all’estero fuori dai confini nazionali si era bevuto più spumante italiano che champagne francese - ricorda Antonio Maria Ciri, direttore di Coldiretti Treviso – Solitamente si riesce a far squadra quando le cose vanno male. Il mondo del Prosecco non deve fare questo errore. Dobbiamo tutti fare un passo indietro a favore della necessità di creare un sistema con forti fondamenta capace di guardare più in là dei successi di questi anni. Sono certo che l’intelligenza e i cuori di tutti gli attori in campo sapranno agire per il bene superiore di tutto un sistema Prosecco che ricordiamolo ha un indotto straordinario in tutti i settori economici”.  

Nella classifica delle bollicine italiane preferite nel mondo ci sono in primis il Prosecco, l’Asti, e il Franciacorta.

  “La situazione potrebbe ulteriormente migliorare con una lotta più efficace alle falsificazioni a livello internazionale dove il Prosecco guida la classifica dei vini italiani piu’ taroccati con le imitazioni diffuse in tutti i continenti dal Meer-secco al Kressecco, dal Semisecco e al Consecco, ma è stata smascherata le vendita anche del Whitesecco e del Crisecco – aggiunge Walter Feltrin - . Un rischio accresciuto dal commercio elettronico come dimostra il recente blocco di 30 milioni di lattine di falso Prosecco che erano pronte per essere vendute sulla piattaforma e-commerce cinese Alibaba, grazie al lavoro dell'Ispettorato repressione frodi”.

  L’andamento esplosivo degli spumanti italiani all’estero è di buon auspicio per la vendemmia che quest’anno sarà particolarmente avara dal punto di vista produttivo con una quantità potrebbe essere al minimo storico nazionale degli ultimi 50 anni sui 40-42 milioni di ettolitri per effetto delle condizioni climatiche anomale. “Le prime stime per il 2017 - conclude la Coldiretti - danno una produzione in forte calo sul 2016, per un totale stimato attualmente tra i 36-37 milioni di ettolitri a causa delle gelate tardive”.

 


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