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24 aprile 2024

Treviso

Tutti in coda per l'Adunata, Manildo:"E' la nostra Olimpiade"

Il primo cittadino non nasconde i disagi:"La bellezza dell’Adunata arriverà anche a chi oggi è chiamato a cambiare le proprie abitudini”

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

Tutti in coda per l'Adunata, Manildo:

TREVISO - L’adunata degli Alpini ufficialmente deve ancora partire ma in città traffico e disagi sono già a pieno regime. Tutto, obiettivamente, prevedibile per una città che sta per accogliere oltre 350mila persone.

I disagi registrati coinvolgono principalmente i pendolari, lavoratori e studenti, che si muovono in bus e macchina per raggiungere in questi giorni il centro storico. Ieri sono stati molti gli studenti arrivati dopo il suono della campanella a causa delle lunghe code in cui erano imbottigliati gli autobus. E oggi si replica. Ma è l’ultimo giorno. Da domani le scuole sono chiuse a Treviso e nei comuni della prima cintura urbana.v
Disagi e traffico in tilt hanno subito alzato le polemiche da parte dell’opposizione che accusa la giunta Manildo di poca attenzione.“Gli istituti scolastici cittadini si sono trovati nella condizione di dover convocare i consigli di istituto per deliberare autonomamente la loro chiusura o apertura - denuncia il consigliere Davide Acampora - Se il sindaco avesse emesso l’ordinanza di chiusura avrebbe agevolato il personale Ata e le scuole”. Mario Conte, capogruppo della Lega Nord ai Trecento punta l’indice contro Manildo: “Eravamo pronti a qualche disagio,ma non al caos totale. Adesso c’è davvero da avere paura che la grande fantastica festa degli alpini si trasformi in un disastro per i residenti”.

Il primo cittadino non nega i disagi, ma invita i cittadini ad avere pazienza per qualche giorno in cambio di un evento che rende Treviso protagonista per 3 giorni. “L’Adunata è la nostra Olimpiade”. “Si dice che gli alpini lasciano i luoghi che li ospitano migliori di come li hanno trovati – dichiara Manildo– l’Adunata è anche questo. Come accade con le Olimpiadi o i grandi eventi che scandiscono un’occasione importante anche la città si attrezza, lavora, si tira a lucido. Lo so, gli esigenti lavori preparatori, simili ad un evento olimpico creeranno qualche disagio temporaneo, ma gli alpini ci regaleranno una città ancora più bella. Lo ripeto: conosco anch’io i disagi, soprattutto per quanto riguarda la viabilità che un evento come questo comporta ma i nostri vigili sono sempre in contatto con gli organizzatori per far sì che tutto si svolga al meglio”. “Vedere gli alpini al lavoro, ragazzi che si scattano foto con loro, assistere alla creazione di una città nella città è anche molto emozionante. Sono certo -sottolinea - che nei prossimi giorni la bellezza dell’Adunata arriverà anche a chi oggi è chiamato a cambiare per qualche giorno le proprie abitudini”.

Intanto in città si continua a lavorare per preparare la città. L’illuminazione pubblica è stata passata a tappeto con interventi di pulizia e messa a punto dei corpi illuminanti. I tecnici hanno eseguito un controllo approfondito degli impianti, con eventuale ripristino dei punti luce non funzionanti, in tutte le zone interessate dall'evento, quindi il centro storico e tutte le aree dedicate alla sosta. La pulizia ha interessato circa 400 apparecchi di arredo nel centro storico, concentrando l'attività nelle aree interessate dalla sfilata, il lungo Sile, le aree dedicate ai vari ristori. Inoltre, per avere un’unità di riserva in caso di guasto è stata prevista un’unità regolatrice di corrente costante. Oltre un centinaio sono invece le transenne utilizzate per gli allestimenti e le modifiche alla viabilità. Gli interventi di pulizia dei fossati per la messa in sicurezza idraulica in caso di piogge si sono concentrate soprattutto nei quartieri:  via Lovero e Boschetto a San Pelajo, presso le aree dello stadio di Monigo, in via Santa Maria del Rovere. Tornando invece al centro storico che ospiterà l’Adunata i lavori eseguiti sono stati soprattutto il rifacimento del porfido in via D’Annunzio e la fornitura dei materiali per il rifacimento del ponte dell’Università.

 


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Isabella Loschi

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