VITTORIO VENETO – Non di soli musei e delle celebrazioni della Grande Guerra vivrà il turismo di Vittorio Veneto: è questo, in sintesi, il pensiero espresso dal consigliere Paolo Santantonio (FI) firmatario di una interpellanza tesa a far luce su quale sia il piano strategico per il turismo in città adottato dall’amministrazione Tonon. La questione è stata discussa ieri sera in consiglio comunale. Ma su una cosa la giunta Tonon è ferma: «Il nostro brand è la Grande Guerra, ci aspettano tre anni di celebrazioni».

Per Santantonio la città deve puntare sul turismo, ma non ci sono solo la ricorrenza della Grande Guerra o i musei. Il turismo per il consigliere di Forza Italia si relaziona anche ad altro, come i sentieri che scandiscono le colline o i prodotti del territorio, tanto da invitare l’amministrazione Tonon a prendere per mano progetti della giunta precedente, «che giacciono nel dimenticatoio». Quali? «Il sito web turistico era quasi quotidianamente aggiornato, oggi invece ha notevoli mancanze, ristoranti chiusi che sono ancora pubblicizzati, nuovi siti ricettivi che non appaiono – afferma -. I 16 punti hot spot (connessione wi-fi) non sono ancora stati completati, pur essendo già pagati fino al 2019. E le nuove mappe del territorio quasi nemmeno distribuite». Oltre ad annotare che per palazzo Todesco non esiste ancora una programmazione al pari di un palazzo Sarcinelli di Conegliano.

All’interpellanza ieri sera ha replicato il vice sindaco Alessandro Turchetto, rimarcando la volontà dell’amministrazione di puntare su musei e sulle commemorazioni per il centenario della Grande Guerra. Fornendo anche dati che testimoniano come i turisti in città arrivino. «Da gennaio a novembre 2014 gli arrivi sono stati 12.866, rispetto ai 12.383 del 2013 (+3,9%), mentre le presenze sono passate da 36.601 del 2013 a 42.319 del 2014» i numeri snocciolati da Turchetto. I biglietti staccati al museo della Battaglia, dall’11 novembre 2014 all’8 marzo 2015 sono stati 6.005, mentre gli accessi agli altri musei civici sono passati da 2.850 del 2013 a 3.540 del 2014. «Allo studio c’è anche l’apertura della sezione archeologica del museo del Cenedese – ha aggiunto il vice sindaco -, senza contare che ci stiamo impegnando per nuovi contenuti del sito internet dedicato al turismo, in cui ad esempio non si trova cenno di Lorenzo Da Ponte»