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16 aprile 2024

Vittorio Veneto

Truffati e minacciati dalla "banda dell’asfalto" si barricano in azienda

Il titolare denuncia: “La scena si è fatta violenta, avevamo paura entrassero”

| Stefania De Bastiani |

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| Stefania De Bastiani |

Truffati e minacciati dalla

VITTORIO VENETO - Sta girando per Vittorio Veneto, in questi giorni, la “banda dell’asfalto”. Un team di sedicenti operai che, con la scusa di dover smaltire materiale avanzato, chiede di coprire buche e sistemare strade a titolo (semi)gratuito. Per poi consegnare lavori malfatti e presentare conti salati. Nei giorni scorsi una simile truffa è stata messa a segno nei pressi del cantiere del Traforo, ma la scorsa settimana la banda aveva già colpito in zona industriale a San Giacomo.

 

“Sono arrivati in azienda giovedì scorso - denuncia il titolare di un’azienda vinicola - Era mattina quando si è presentato un signore distinto che parlava in inglese. Io non c’ero e l’uomo ha parlato con le ragazze al banco, le quali mi hanno chiamato spiegandomi la situazione. Io ho dato l’ok per la sistemazione di 40 mq di strada, ma quando sono tornato in azienda ho visto che era stato asfaltato mezzo piazzale”.

“Un lavoro fatto malissimo per il quale mi hanno presentato un conto di 8000 euro - continua il titolare - E quando mi sono rifiutato di pagare, hanno iniziato a minacciarmi dicendomi che se non pagavo avrebbero scaricato tutto l’asfalto davanti all’ingresso. La scena si è fatta violenta e alla fine abbiamo raggiunto il compromesso di un pagamento di 5mila euro. Erano ormai le otto di sera e ho detto loro che avrei pagato il mattino dopo, con un bonifico bancario, poiché quei soldi non ce li avevo”.

 

Invece del bonifico, è stata fatta una denuncia: “Mi sono rivolto ai Carabinieri, che erano già a conoscenza della presenza della banda, e per tutta la giornata di venerdì il telefono ha squillato: i truffatori volevano i soldi. Ci siamo barricati in azienda, avevamo paura che potessero arrivare, e usare la violenza”.

I truffatori non si sono visti, ma sul piazzale antistante l’azienda è rimasta una colata di asfalto mal distribuito e, a detta della vittima del raggiro, “potenzialmente nocivo”. Oltre alla beffa, il danno: “Alla fine - conclude il titolare - ho anche dovuto chiamare un impresa per sistemare i danni che mi hanno fatto”.

 


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Stefania De Bastiani

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