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16 aprile 2024

Cronaca

Trono e villa in stile Scarface, sequestrati beni per 44 milioni a presunto affiliato clan Mazzei

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Trono e villa in stile Scarface, sequestrati beni per 44 milioni a presunto affiliato clan Mazzei

Beni per circa 44 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Catania a un 34enne, attualmente ai domiciliari e imputato per associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori e bancarotta. Per gli investigatori l'uomo è un affiliato al clan Mazzei. Il provvedimento, emesso dal Tribunale di prevenzione etneo dopo le indagini delegate alle Fiamme gialle dalla Procura distrettuale antimafia, ha riguardato le quote societarie di 20 aziende, 30 beni immobili in diverse regioni d'Italia e orologi di pregio. Tra i beni sottoposti a sequestro anche la villa che il 34enne voleva ristrutturare rendendola il più possibile simile a quella del film 'Scarface'. L'uomo era stato arrestato dalla Guardia di finanza nell'aprile del 2014 insieme ad altre 15 persone nel blitz antimafia 'Scarface'. Per gli investigatori era "un elemento di spicco" del clan dei Carcagnusi, particolarmente attivo nella gestione di attività economiche e imprenditoriali del clan Mazzei e nelle più classiche attività di estorsione e recupero crediti. L’operazione fu chiamata 'Scarface' perché le indagini del Gico di Catania svelarono come il giovane era solito emulare il boss Tony Montana del film Scarface. Addirittura l'uomo si era fatto costruire un trono con sopra le sue iniziali, identico a quello dove era solito sedersi nel film l’attore Al Pacino.

Secondo gli investigatori delle Fiamme Gialle "i proventi delle attività delittuose e delle bancarotte realizzate con metodo mafioso venivano inseriti nel circuito legale attraverso la creazione di una galassia di imprese commerciali, associazioni sportive dilettantistiche (a copertura di bische clandestine) ed enti non a scopo di lucro" con la complicità di prestanome e familiari e conviventi.

L'indagine patrimoniale eseguita dai militari del nucleo di Polizia tributaria di Catania, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia, nei confronti del 34enne e del suo nucleo familiare ha permesso di individuare i beni, mobili e immobili, accumulati dalla famiglia e a evidenziare la disponibilità complessiva di redditi di oltre 2 milioni di euro rispetto ai soli 80mila euro dichiarati al fisco in 14 anni. "Nel corso di tale attività - concludono gli investigatori - in una delle società gravitanti nell’orbita dei Mazzei sono stati rinvenuti dei bilanci firmati da soci già deceduti da anni".

 



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