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16 aprile 2024

Mogliano

"Triplice sessualità" nelle scuole? Parte la crociata

Se ne parlerà martedì in Consiglio comunale. Ma c'è già una possibile petizione contro il punto all'ordine del giorno: «Almeno parliamone prima»

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MOGLIANO - Consiglio Comunale martedì prossimo a Mogliano. Al punto n.4 verrà presentata una delibera con la quale si chiede l’adesione del Comune alla Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni anti discriminazione per orientamento sessuale e identità di genere (RE.A.DY.) e la sottoscrizione della relativa carta d’intenti.

 

Un folto gruppo di cittadini si è immediatamente mosso per impedire che questo punto venga trattato in Consiglio prima che la cittadinanza sia stata ascoltata.

 

 L’ Agesc (Agenzia Scuole Cattoliche) di Mogliano si è fatta promotrice, attraverso la Presidente Sonia Mancuso, di preparare una petizione in tal senso, da presentare il 3 marzo al Consiglio Comunale con relativa copiosa raccolta firme di adesione.

 

In definitiva si teme da parte di molti che l’adesione a RE.A.DY. tenda ad introdurre  il problema della triplice sessualità nell’educazione dei bambini nelle scuole cittadine.

 

“Il comitato Agesc dell’Astori si è interessato da subito a questa ideologia del gender – precisa Sonia Mancuso – che non ha fondamenti per l’educazione scolastica. Riteniamo che questa ideologia sia lesiva più che istruttiva se spiegata a bambini delle prime classi. Siamo venuti a conoscenza che il 3 marzo l’argomento RE.A.DY. verrà discusso in Consiglio. “.

 

“ Non intendiamo restare indifferenti al fatto che l’argomento possa essere trattato nelle scuole di Mogliano ed abbiamo avviata una petizione al fine di sospendere il punto in Consiglio e di chiedere alla cittadinanza di esprimersi prima di deliberare. Contrastare l’omofobia va bene, ma trasferire l’argomento nelle scuole da 0 a 18 anni è terribile.”.

 

Il Consigliere di minoranza Azzolini sull’argomento puntualizza: “ Con l’adesione a RE.A.DY si vogliono stravolgere i valori della famiglia così come la configura la Costituzione e cioè famiglia naturale. Si vogliono introdurre  nuovi tipi di famiglia che non si possono chiamare famiglia. E’ anticostituzionale ed un comune non può supportare questo.”,

 

“ Insegnare ai bambini che si vorrebbero proporre tre tipi di famiglia è abnorme. Nessuno può essere perseguito per le sue inclinazioni sessuali, ma parlarne ai bambini sin dalla prima infanzia può essere deviante e non propriamente educativo”.

 

Gianfranco Vergani

 



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