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28 marzo 2024

Treviso

A Treviso solo 20 metri quadrati di verde urbano per residente

Rapporto Istat 2013,Calesso: "Colpa dell'amministrazione che non valorizza ciò che la città offre"

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A Treviso solo 20 metri quadrati di verde urbano per residente

TREVISO – Treviso si classifica al penultimo posto in Veneto per metri quadrati di aree verdi per ogni singolo abitante. Se la media nazionale dei capoluoghi è di 30,3 metri quadrati di aree verdi per residente, quella di Treviso è di 20, 3 metri quadrati.

 

A dirlo è il rapporto Istat 2013 sul verde pubblico urbano a disposizione dei residenti nelle città capoluogo di provincia italiane. Nella ricerca Istat, basata sui dati del 2011, si qualificano come “verde urbano”, in particolare, le aree a verde attrezzato, come piccoli parchi e giardini pubblici di quartiere, i giardini scolastici, gli orti urbani, le aree sportive all’aperto, i boschi urbani, gli orti botanici, i giardini e i parchi di interesse artistico o storico e con caratteristiche di non comune bellezza, tutelati dal Codice dei beni culturali. Ma anche le aree di “arredo urbano” come piste ciclabili, rotonde stradali, spartitraffico.

 

Se si confrontano la densità del verde urbano con la superficie della città, Treviso supera la media nazionale, attestandosi sul 3,1% contro il dato nazionale al 2,7%. Promossa per verde attrezzato al 31,5% contro una media del 15,9%, aree di arredo urbano al 24,2% contro il 9,4%, aree sportive 9,9% contro la media del 3,8% degli altri capoluoghi italiani, e giardini scolastici che registrano un 10,7% contro il 3,4% nazionale. Male il verde storico fermo all’11,3% contro una media del 34,9%, la forestazione urbana a1,8% contro il dato nazionale al 2,4% e i giardini zoologici e aree verdi incolte.

 

«Dalla lettura dei dati emerge la conferma di una situazione tutt’altro che brillante della nostra città sul fronte della disponibilità di verde pubblico» – ha commentato Luigi Calesso candidato di Impegno Civile. «In Veneto solo Rovigo ha un dato peggiore rispetto a Treviso, mentre Padova e Venezia superano i 33 metri quadrati, Verona i 28, Vicenza e Belluno i 24 metri quadrati. E per quanto riguarda la percentuale di aree naturali protette o tutelate sul totale della superficie comunale Treviso registra un 5,5% contro la media nazionale del 14,8%: il nostro dato è molto inferiore, ad esempio di quello di Roma con 31,3% o di Napoli con 20,1%».

Un quadro che evidenzia pregi e difetti della città che Luigi Calesso commenta così: «Treviso si ritrova in una situazione di scarsa disponibilità di un servizio pubblico non a causa di congenite caratteristiche del territorio o dell’urbanizzazione pregressa ma di precise scelte dell’amministrazione cittadina che ha sempre messo la tutela e la valorizzazione dell’ambiente all’ultimo posto nella scale delle proprie priorità, privilegiando invece cemento e asfalto». – ha accusato Calesso.

 

«La nostra città è in ritardo nell’ambito che riguarda direttamente i compiti dell’amministrazione comunale, per quanto riguarda la dotazione degli strumenti per l’organizzazione, la gestione e la tutela del verde urbano. A Treviso è stato realizzato solo il censimento mentre mancano i due più importanti strumenti di gestione, il “piano del verde” ed il regolamento. E questi sono i risultati: una città che con le mura e i parchi potrebbe essere ai primi posti nella classifica italiana si ritrova in una posizione da “ultima della classe” proprio perché nulla è stato fatto per incrementare la disponibilità di aree verdi a disposizione dei cittadini. Anzi, alcune sono state cementificate, dal San Bartolomeo al secondo parcheggio dello stadio di rugby, all’ex-campo sportivo delle Stiore».

 


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