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19 aprile 2024

Treviso

A TREVISO NON SI RESPIRA

Città venete sopra la soglia di polveri sottili tollerabili per la salute umana

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A TREVISO NON SI RESPIRA

TREVISO - In Veneto c'é 'mal'arià coma la definiscono i tecnici di Legambiente. A soli tre mesi dall'inizio dell'anno, tutte le città della regione, ad esclusione di Belluno, hanno già esaurito il bonus di 35 giorni di superamento della soglia di 50mg/m3 per le polveri di Pm10 che l'Europa considera tollerabile per la salute umana nell'arco dell'intero anno.

Un monitoraggio è stato compiuto a Venezia dall'1 al 3 aprile. Sotto inchiesta anche l'inquinamento acustico. In città il rumore è sempre fuori legge. Oltre i limiti concessi i decibel registrati, tre giorni su tre, sia di giorno che di notte. E' questo il quadro che si evince dalle analisi compiute a Venezia in Piazzale Roma - S.Croce, in prossimità dell'ingresso dell'Autorimessa Comunale, dal Treno Verde, la storica campagna di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane, realizzata con la partecipazione del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e con il contributo di Enel Green Power.

I dati del monitoraggio, sono stati presentati questa mattina in conferenza stampa a bordo del convoglio ambientalista in sosta in stazione a Venezia Santa Lucia da, tra gli altri, Gigi Lazzaro, presidente Legambiente Veneto, Rossella Muroni, direttrice generale Legambiente, Gianfranco Bettin, assessore Ambiente e Città Sostenibile, Città di Venezia.

Le analisi commentate sono il frutto delle 72 ore di monitoraggio realizzate dal laboratorio mobile della Struttura Operativa "Laboratori di Prove e Misure" di Rete Ferroviaria Italiana, nelle giornate di domenica 1, lunedì 2 e martedì 3 aprile. Secondo quanto emerso nei tre giorni di monitoraggio, sono risultati sotto controllo i valori di benzene, biossido di zolfo, monossido di azoto, monossido di carbonio e ozono.

Per quanto concerne i valori relativi alle polveri sottili, queste si sono attestate al di sotto della soglia di guardia, non superando mai il limite giornaliero di 50 mg/m3 previsto dal Dl n. 155 del 13/08/2010. La media giornaliera di Pm10 più alta é stata di 40 mg/m3, registrata nel primo giorno di osservazione. Ma tutto ciò non implica che si possa tirare un "sospiro di sollievo".

Infatti, se nelle giornate appena trascorse, agenti atmosferici come il vento e la pioggia hanno contribuito alla dispersione degli inquinanti nell'aria, l'Arpa Veneto conferma l'allarme smog per tutta la regione: i capoluoghi di provincia veneti sono tra i primi in classifica nella black list italiana per numero di giorni di sforamento dei valori del Pm10. In testa alla classifica regionale, a soli 3 mesi dall'inizio dell'anno: Vicenza con 68 superamenti, Verona fa registrare 60 sforamenti, Padova è a quota 57, Venezia 55, Rovigo e Treviso 54. Solo Belluno respira: sono i sette superamenti dall'inizio dell'anno.

 



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