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25 aprile 2024

Vittorio Veneto

TRE ROTATORIE E UN BUCONE

Così si fora Sant'Augusta. Da lunedì in visione ai cittadini il progetto per bypassare Serravalle

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TRE ROTATORIE E UN BUCONE

Vittorio Veneto - Addio monti, colline, santuario. Addio al profilo dolce-verde di Sant'Augusta. Pare (ripeto: pare, perché è cosa buona e utile precisarlo) che nei prossimi anni, il santuario e l'omonima collina di Sant'Augusta cambieranno forma e sapore. Sotto il colle, anzi dentro al pancione di quel baluardo naturale che da quando mamma Nautura l'ha fatto protegge (da nord) Vittorio Veneto, si scaverà il famoso traforo; si realizzerà una mostrogalleria per bypassare Serravalle, liberare dalle auto il centro storico, ferire per sempre la montagna.

Pare che il progetto "definitivo" (la parola scotta) del traforo di S.Augusta sia arrivato in comune. E che l'Anas lunedì prossimo presenterà il primo stralco dell piano “S.S. 51 di “Alemagna”, Variante di Vittorio Veneto-Tangenziale Est, tratto la Sega –Rindola, con collegamento diretto con via Virgilio.

Oggi i tecnici della Direzione Centrale della Progettazione dell’Anas hanno infatti consegnato in Comune il progetto con la relazione tecnico-descrittiva, che sarà a disposizione dei cittadini da lunedì 27 aprile.

Da questa data, vi sarà un mese di tempo per eventuali osservazioni e quindi scatterà la gara d’appalto per i lavori, che indicativamente inizieranno nel giro di un anno.
Bucare il colle di Sant'Augusta costerà circa 30 milioni di euro, la metà di quanto accantonato dall’Anas per l’intervento complessivo. Il tracciato del primo stralcio sarà composto da due assi principali e tre intersezioni a rotatoria, rispettivamente da nord a sud: “La Sega”, “Rindola” e sulla S.S.51 Alemagna, e si svilupperà su circa 2.500 metri, di cui 1.498 in galleria. "In questo modo - si legge nel comunicato del Comune - viene migliorata l’accessibilità al centro cittadino con un nuovo collegamento a servizio della mobilità interna comunale e scaricare da elevati flussi di traffico alcune strade interne al centro.
Rispetto al progetto precedente sono stati ridotti di molto i diametri delle rotatorie, da 75 a 45 metri, e proposte soluzioni mgliorative rispetto all’inserimento nel territorio e al rispetto delle normative vigenti, mirate a ridurre al minimo l’impatto ambientale."

L'impatto ambientale, come si può vedere dal progetto, sarà invece drastico. E irreversibile.
E comunque, sul piano, c'è già chi ha iniziato una prima battaglia. Come Silvia della Coletta, che nelle scorse settimane ha inviato alcune raccomandate alla soprintendenza di Venezia e altre autorità con richiesta di vincoli paesaggistici (il tutto protocollato in Comune) e che ha iniziato quattro raccolte di firme per:
richiedere l'inserimento delle località di Serravalle e Ceneda del Comune di Vittorio Veneto (TV) nella Lista del Patrimonio del Mondo dell’UNESCO, per la liberalizzazione del tratto autostradale nel Comune di Vittorio Veneto caselli NORD – SUD dell’A27; per l'istituzione del Parco Naturale Regionale del fiume Meschio - Comune di Vittorio Veneto (TV) e Comuni del relativo percorsoe infine per dare ivta concreta a un percorso naturalistico ciclo-pedonale dei “Sei Santuari” nel Comune di Vittorio Veneto.

Finora il punto di raccolta per le firme individuato da Silvia Della Coletta è in un negozio di S Giacomo (Il raviolo d'Oro), ma i sabati di maggio Silvia della Coletta sarà presente con dei banchetti sul Viale della Vittoria per proporre un tracciato diverso da quello ufficiale.

Emanuela Da Ros

 

 


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