Tragedia Refrontolo, M5S:"Subito strumenti concreti per prevenire questi disastri"
"Incuria dei boschi e sbancamenti per l’impianto intensivo, provocano frane ed esondazioni"
| Isabella Loschi |
REFRONTOLO - “Le colline dell’Alta Marca, tra incuria dei boschi e massicci sbancamenti per l’impianto intensivo di nuovi vigneti di prosecco, negli ultimi anni sono state segnate da smottamenti di strade, frane di terreni ed esondazioni di torrenti e purtroppo, hanno avuto un tragico epilogo con la "bomba d'acqua" abbattutasi sul territorio". Lo sostengono i parlamentari veneti del Moviemento 5 stelle che esprimono vicinanza alle famiglie delel vittime. "Siamo vicini alle famiglie colpite dalla perdita dei propri cari, vittime di una morte assurda ancora una volta provocata dalla natura e dall’incuria dell’uomo. Esprimiamo la nostra gratitudine ai volontari, al soccorso alpino, ai sanitari e alla protezione civile che hanno lavorato duramente in queste ore per aiutare le persone in difficoltà e a recuperare le salme".
"Il clima è cambiato Dobbiamo capire che ciò che anni fa era un evento meteorologico straordinario, adesso è divenuto ordinario. Il problema è già noto in tutta la sua drammaticità: l'82% dei comuni italiani è esposto a rischio idrogeologico (frane ed alluvioni). Il Movimento 5 Stelle alla Camera ha iniziato a lavorare a questo problema fin da subito. Mettendo in rete le competenze dei portavoce in Commissione Ambiente (geologi, ingegneri, architetti), e interfacciandosi con esperti, tecnici, professori universitari, ricercatori, professionisti, amministratori, sono state individuate delle risposte concrete e sono state tradotte in mozioni e proposte di legge. Le altre forze politiche si riempiono la bocca di vuote parole dopo il minuto di silenzio. Il governo non agisce: solo 30 milioni stanziati per la prevenzione su tutta Italia”.
Il Movimento 5 Stelle propone delle soluzioni a partire dalla prevenzione alla corretta gestione del territorio da parte di privati e di enti territoriali: “Contenimento del consumo del suolo e tutela del paesaggio perché la base di tutto è una gestione corretta e rispettosa del territorio; mozione sul rischio idrogeologico e sismico approvata, ma il Governo non ha ancora recepito; svincolo del patto di stabilità per le spese degli enti territoriali relative a ripristino, previsione e prevenzione del rischio idrogeologico e sismico;agevolazioni fiscali per chi investe in sicurezza del territorio e difesa del suolo; limiti all'impiego di sostanze diserbanti chimiche visto che questa pratica porta al deterioramento del tappeto erboso naturale e conseguentemente ad erosione, dilavamento e franamento del terreno sulle sedi stradali".
"Se a livello nazionale non si forniscono subito gli strumenti concreti per intervenire e prevenire, alla prossima "bomba d'acqua" con l'ennesima tragedia saremo nuovamente qui, come prima, a piangere i morti senza aver dato soluzioni ai problemi di un territorio sempre più fragile”.