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28 marzo 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

Tragedia di Refrontolo: Governo, ora si volta pagina

Sel: Non è solo cambiamento climatico

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Tragedia di Refrontolo: Governo, ora si volta pagina

ROMA, 3 AGO - Per quanto accaduto la scorsa notte nel Trevigiano, il Governo esprime il cordoglio per le vittime al presidente Zaia, ma annuncia di aver "voltato pagina. Basta inseguire e fare i 'notai' delle emergenze - è scritto sul sito di Palazzo Chigi - adesso investiamo in opere di difesa, prevenzione e sicurezza. Al via anche i 570 cantieri anti dissesto".

"Quanto accaduto nel trevigiano - si legge sul sito del Governo - è solo l'ultimo dei numerosi campanelli d'allarme che in questo inizio estate ha visto vittime e danni causati da un clima sempre più caratterizzato da fenomeni meteorologici un tempo definiti estremi e purtroppo ormai ordinari. Piangiamo altre vittime che allungano la lista dei lutti ma questo Governo, a differenza di quanto è sempre avvenuto in passato, ha scelto di chiudere la stagione che ha visto l'Italia inseguire le emergenze e iniziamo ad investire in difesa e mitigazione dei rischi, in prevenzione e sicurezza.

Per questo, già nello sblocca Italia, sblocchiamo cantieri anti-dissesto investendo i primi 650 milioni non spesi da anni. Per questo è al lavoro la Struttura di missione del Governo - è scritto ancora sul sito di Palazzo Chigi - che coordina questo settore ed abbiamo già effettuato incontri con tutte le Regioni, a partire dal Veneto, per individuare le opere più urgenti da realizzare, i troppi finanziamenti dello stato mai trasformati in cantieri, anche per il patto di stabilità, e il percorso più rapido per superare i paradossali vincoli burocratici che rallentano o bloccano opere anti emergenza".

"Con lo sblocca dissesto e opere idriche, mettiamo a gara entro il 2014 circa 1,1 miliardi di euro ancora non spesi per opere urgenti (650 per cantieri antidissesto e 480 milioni per l'idrico). Lo spiega Erasmo D'Angelis, capo di #italiasicura, la struttura di missione di Palazzo Chigi contro il dissesto idrogeologico e lo sviluppo delle infrastrutture idriche. "Sono interventi - dice - che portano 31 mila occupati e sono già finanziati e in ritardo di anni o addirittura decenni".

"E' finalmente partita - aggiunge D'Angelis - per la prima volta dopo tante promesse non mantenute e grazie alla scelta del premier Renzi di creare la struttura di missione a Palazzo Chigi e nominare i Presidenti di Regione commissari di Governo contro il dissesto, quella che consideriamo la più importante opera pubblica di cui l'Italia ha bisogno, e quanto accaduto stanotte nel trevigiano conferma l'urgenza di manutenzioni, di messa in sicurezza dei versanti franosi, di argini fluviali, di creare casse di espansione per ridurre il rischio alluvioni in tante aree del paese. Sono interventi che la politica da sempre considerava di serie B perché non portano voti e non fanno notizia, però salvano vite umane e l'ambiente, beni pubblici e privati e tutelano territori straordinari ma di una fragilità incredibile dovuta a deregulation urbanistica e all'abnorme consumo di suolo. Non possiamo e non dobbiamo più perdere altro tempo". "Dopo decenni di attese e promesse, di veti e opposizioni - conclude il capo di #italiasicura - parte finalmente il cantiere delle sicurezza per milioni di italiani".


Sel, Governo riferisca a Camere


"Il Veneto è la regione italiana che più di ogni altra ha manifestato criticità ambientali negli ultimi anni. La zona in cui è avvenuta la tragedia è un territorio fragilissimo già soggetto negli anni a frane, smottamenti e esondazioni di torrenti, l'ultimo episodio nel febbraio scorso proprio a Refrontolo.

Voler derubricare e chiudere tutto come cambiamento climatico per avere anche i sussidi per le calamità naturali è una ulteriore beffa. La Regione Veneto cosa ha fatto per evitare il ripetersi di tali eventi?". Lo affermano il capogruppo di Sel a Montecitorio, Arturo Scotto, e la deputata della commissione Ambiente Serena Pellegrino.

"Occorre superare un modello di sviluppo basato sul consumo dissennato di suolo e mettere in atto un piano di riassetto idrogeologico del territorio che metta al riparo la penisola da intenti speculativi che sono sempre dietro l'angolo. Esprimiamo cordoglio ai familiari delle vittime e solidarietà alle popolazioni colpite e chiediamo al ministro dell'Ambiente Galletti di informare urgentemente il Parlamento delle misure immediate da intraprendere".

 


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