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18 aprile 2024

Vittorio Veneto

Il Traforo fa male alla chiesa

Don Crestani scrive a sindaco e Anas: l’uscita della “Variante Traforo” compromette la stabilità della chiesetta di San Giuseppe in Silvis

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

Il Traforo fa male alla chiesa

Don Ermanno Crestani

VITTORIO VENETO - Il tracciato del traforo di Santa Augusta potrebbe innestarsi con via Carso proprio davanti alla chiesetta del cimitero di Sant’Andrea. A distanza di un anno dal voto del consiglio comunale che aveva dato questa come indicazione ad Anas e che era stata scelta tra una serie di soluzioni progettuali, ancora nessuna ufficializzazione sul punto in cui la variante della statale Alemagna si innesterà, a sud, con la viabilità cittadina. Ma se così fosse, a pagarne sarebbe anche la chiesetta di San Giuseppe in Silvis.

 

Non lo avevano nascosto, un anno fa, alcuni consiglieri comunali, lo sottolinea oggi il parroco di Sant’Andrea, monsignor Ermanno Crestani, che ha scritto ad Anas affinché la società ristorni i disagi finanziando il recupero dell’immobile. Il parroco ha scritto per conoscenza anche al sindaco Roberto Tonon. «La richiesta, ad oggi ferma, è delicata rispetto ad altre esigenze più importanti» ci tiene a precisare il parroco con riferimento all’impatto umano che tale opera sta avendo sulla comunità di Sant’Andrea, tra disagi per i rumori e gli sfollati di Borghel.

«E’ dato di fatto – scrive don Ermanno al sindaco - che la chiesa e gli spazi circostanti saranno penalizzati dalla realizzanda viabilità, che creerà disagi all’accesso e alla sicurezza dell’artistico edificio sacro. In riferimento a queste penalizzazioni – prosegue -, sarebbe nostro desiderio e necessità che la chiesa venisse compensata o con il denaro che ci consenta di realizzare le opere e le sistemazioni opportune o con la realizzazione delle opere stesse, opere il cui progetto, già parzialmente realizzato, esiste dal 1997 ed è approvato dalla Soprintendenza».

Una richiesta che attende una risposta e prima ancora un’ufficializzazione che proprio lì, dove ora c’è il parcheggio del cimitero, il tracciato del traforo si innesterà con la viabilità cittadina.

 



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Claudia Borsoi

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