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25 aprile 2024

Treviso

Toni, Gentilini e gli altri. I trevigiani che hanno lasciato il segno

Nel 2013 qualcuno si è distinto: ecco chi, e perché

| Stefania De Bastiani |

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| Stefania De Bastiani |

Toni, Gentilini e gli altri. I trevigiani che hanno lasciato il segno

TREVISO – Politici, sportivi, volontari, musicisti, imprenditori, disoccupati. Quando si pensa a un “personaggio dell’anno”, sono queste le categorie che spiccano. Lo sono, almeno, tra le segnalazioni inviate dai lettori alla Redazione di OggiTreviso. E se a ricevere il titolo di personaggio di Marca per il 2013 è stata Laura Merotto, riconosciuta come simbolo dei "tempi che corrono", in tanti, tra i segnalati, meritano di essere menzionati. Per i propri meriti, o quantomeno per il gran numero di sostenitori su cui queste persone possono contare.

 

I politici vanno (ancora) alla grande. Per moltissimi, il trevigiano dell’anno è Giancarlo Gentilini. Perché, nonostante alle ultime Amministrative non sia stato eletto, “rimane il sindaco di Treviso”. “Per la sua onestà, il suo rigore morale, perché aveva reso il capoluogo una città bellissima, pulita e sicura. Perché con politici come lui non saremmo ridotti alla fame”. “Perché è grande, anche da sconfitto”: Gentilini, dopo aver perso le elezioni, ha mantenuto un sacco di fan. Ma ne ha acquisiti una moltitudine anche Giovanni Manildo, attuale sindaco di Treviso. Per molti lettori, è il nuovo primo cittadino a meritarsi il titolo di personaggio di Marca “per aver interrotto l’egemonia della Lega”, “per l’aria di cambiamento che con lui si respira in città”. O semplicemente, come qualcuno ha precisato, perché “Treviso dopo secoli ha un sindaco under 50”. In molti hanno votato per Luca Zaia “politico capace, leale e trasparente”, “che sta dalla parte del popolo”, “eccellente amministratore”, “sempre pronto a dare una mano”. Molti hanno espresso la proprio preferenza per Laura Puppato “una donna che sa il fatto suo”, “che si è fatta sentire in Parlamento”, “per il suo impegno e onestà come sindaco e senatrice”. C’è chi ha votato per Mario Conte, “the best”, “successore di Gentilini e nuovo protettore della città”, “la persona più corretta e incisa di tutta l’amministrazione del Comune di Treviso”.

 

Per quanto riguarda lo sport, numerosi i trevigiani che hanno lasciato il segno (sempre secondo i lettori). Bebe (Beatrice Vio), in primis, vincitrice alla Paraolimpiadi nel 2012 e già nominata personaggio di Marca da Oggi Treviso lo scorso anno. A farsi notare, inoltre, sono stati Eddy Fedato, creatore di SliderKing di Volpago del Montello, che “ha inventato uno sport per disabili e normodotati, abbattendo le barriere estetiche della disabilità”, Fausto Cavallazzi, di Quinto, delegato provinciale dell’Enal pesca, Ivan Gatto, capitano della Pallacanestro Treviso, Sasha Modolo, ciclista di San Fior, Laura Tomasi, ciclista di Miane, Silvia Marangoni, campionessa mondiale di pattinaggio, di Oderzo, Sara Anzanello, pallavolista che “ha avuto la forza di combattere e vincere una grande battaglia contro la malattia”, Matteo Tosatto, ciclista di Riese Pio X, Saverio Loffarelli, allenatore federale di canottaggio e Stefano De Zan, istruttore di nuoto di Vittorio Veneto che, in vacanza a Londra, ha salvato la vita a un uomo che stava per affogare nelle gelide acque del Tamigi.

 

Nel campo del sociale, a spiccare sono stati Anna Mancini, di Treviso, fondatrice e presidente Advar Onlus, considerata “un angelo che rende la vita delle persone con malattie terminale un dono”; Maria Luigia Basso, volontaria di Riese Pio X, “fondatrice e attuale presidente dell’Associazione Alzheimer dell’Ulss8”; Paola Viola, volonatria Ong di Carboneria che “dedica il suo tempo per migliorare la vita dei bambini del terzo mondo”; Monica Crimella, direttrice operative da La nostra famiglia di Conegliano, Mirella Tuzzato, gestore onlus “Aiutateci”.

 

Sono stati poi nominati musicisti come Tolo Marton, Ricky Bizzarro, Red Canzian, Los Massadores e Andrea Marcon, direttore d’orchestra che ha diretto i Berliner, una delle più antiche e famose orchestre del mondo. Sono stati lanciati nomi come “Mario Rossi”, e “Toni Canal”, lavoratori medi, o disoccupati, che lottano quotidianamente per la vita e la dignità e che vengono calpestati da un sistema che non li valorizza, né li tutela. O esempi come “Toni Smerdon”, accattone, “perché saremo tutti così”.

 

Qualcuno, si è auto-candidato: Maurizio Biasin, ad esempio. Abitante del centro storico di Treviso che “grazie alla nuova giunta comunale è costretto ad acquistarsi un’auto nuova perché la sua è Euro 1 e non può circolare nel Comune di Treviso. In compenso sotto le finestre di casa sua passanno 144 autobus al giorno, che non sono Euro 3, con gli scarichi rivolti verso l’alto”. Non ci si è di certo dimenticati del caso della North East Service, del buco da oltre cento milioni di eruro, e dell’autore del furto del secolo, Luigi Compiano. Per qualcuno, è lui il vero trevigiano dell’anno.

 


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Stefania De Bastiani

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