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29 marzo 2024

Treviso

"Together" la mostra della maestra del design Lina Bo Bardi

Da oggi a palazzo Giacomelli

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TREVISO – Palazzo Giacomelli, sede di Unindustria Treviso ospita, dopo il recente restauro, la mostra di “Lina Bo Bardi: Togheter”, a cura di Noemi Blager, da oggi aperta al pubblico fino al 15dicembre. La mostra, tributo all'importante architetto italiano Lina Bo Bardi, di cui ricorre quest'anno il centenario della nascita, si inserisce all'interno del programma della XIII Settimana della Cultura d'Impresa di Confindustria.

Un percorso quello che si snoda tra il salone d’ingresso e le stanze del piano terra, presentato attraverso il lavoro dell’artista Madelon Vriesendorp e i film di Tapio, che vuole mettere in evidenza il rilevante contributo di Lina Bo Bardi, che trascorse metà della sua vita in Brasile, nel campo del progetto, il metodo, l’attualità delle sue ricerche e l’influenza che anche oggi riescono a esercitare su artisti e progettisti contemporanei.

L’installazione di Madelon Vriesendorp celebra l’approccio progettuale e culturale di Lina Bo Bardi. Lina Bo Bardi ha organizzato numerose mostre di arte popolare brasiliana. Voleva che il popolo brasiliano apprezzasse e valorizzasse la propria cultura, individuando un valore estetico e poetico negli oggetti artigianali della vita quotidiana, dagli utensili a figure votive, ex-voto, giocattoli e oggetti fatti con la latta. Vriesendorp ha selezionato oggetti, sia sacri che quotidiani, dai mercati di Salvador de Bahia. Ha anche condotto un workshop alla Solar do Unhão con le persone del posto, per la maggior parte bambini, selezionando per l’esposizione alcune delle opere da loro realizzate. Questa esperienza ha ispirato la creazione delle giganti figure Exu, divinità afro-brasiliane, popolari nella folk art, che rappresentano movimento ed equilibrio, e connettono il mondo materiale e spirituale. Quando Lina Bo Bardi voleva portare l’attenzione su un dettaglio specifico nei suoi schizzi, disegnava una mano con il dito indice puntato. Nella mostra, delle mani in carta realizzate da Vriesendorp indicano alcune citazioni tratte dagli scritti della Bo Bardi.

Tre piccoli schermi sono posizionati nello spazio espositivo. Il primo presenta la sinfonia di materiali, textures e colori che rivelano la presenza umana, il passare del tempo, e il mondo tattile di Lina Bo Bardi. Gli altri due presentano film girati a Salvador de Bahia. Uno esplora l’ispirazione di Lina a partire dall’artigianato, dalla musica, abitudini e stili di vita in questa parte del Brasile, l’altro presenta la Solar do Unhão trasformata da Lina Bo Bardi in spazio per laboratori e in un museo. La linea del tempo e il documentario sulla vita di Lina Bo Bardi, realizzato nel 1980, accompagnano l’esposizione sino alla sua parte conclusiva: uno sguardo all’intimo mondo della Casa de Vidro di San Paolo, attualmente sede dell’Instituto Lina Bo e P.M Bardi. l film di Tapio Snellman ricreano l’atmosfera della residenza privata di Lina, mostrando gli oggetti che l’arredavano, dai giocattoli, alle opere d’arte, ai materiali di riciclo,, insieme all’esposizione della Bardi’s Bowl Chair, l’iconica poltroncina disegnata da Lina nel 1951 e oggi prodotta per la prima volta da Arper in edizione limitata. La mostra, che dopo Treviso volerà negli Usa, è stata promossa e realizzata dall’azienda Arper di Monastier.

 


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