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18 aprile 2024

Castelfranco

La testimonianza di Enrico, deportato a Dachau e sopravvissuto all'Olocausto

Ha ricevuto la cittadinanza onoraria dal Comune di Vedelago

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enrico vanzini

VEDELAGO - “Quale testimone della Shoah, un massacro che, preceduto dall’odio e dalle leggi razziali, ancora oggi qualcuno ha il coraggio di negare. Questa amministrazione, la popolazione scolastica e la cittadinanza tutta porgono sentimenti di stima, di rispetto e di gratitudine”. Sono queste le parole impresse nella pergamena consegnata questa mattina dal sindaco di Vedelago, Cristina Andretta, al 96enne Enrico Vanzini, a cui è stata conferita la cittadinanza onorario. Un riconoscimento condiviso da tutto il consiglio comunale già nell’aprile scorso e che va a sottolineare l’importanza della figura di Vanzini, quale testimone della Shoah, un massacro che ancora oggi qualcuno ha il coraggio di negare, e al quale l’amministrazione, la popolazione scolastica e la cittadinanza portano sentimenti di stima, di rispetto e di gratitudine.

 

Nato a Fagnano Olona (Varese) il 18 novembre 1922 e residente a Santa Croce Bigolina (Cittadella), Enrico Vanzini era stato chiamato alle armi il 31 ottobre 1941 presso il Distretto Militare di Varese come soldato semplice artigliere, inviato nelle campagne di guerra in Grecia, catturato ad Atene il 9 settembre 1943, tradotto in Germania e condannato ai lavori forzati a Ingolstadt fino alla fine di settembre del 1943, condannato a morte e processato a Buchenwald dove rimane fino al settembre del 1944; la pena commutata in internamento del lager di Dachau lo rende prigioniero per sette mesi a partire dalla metà di settembre del 1944 fino alla sua liberazione in data 29 aprile 1945 e svolgendo anche attività di sonderkommando.

 

Enrico Vanzini, sopravvissuto al campo di sterminio di Dachau e all’orrore della Shoah, ha trovato dopo sessant’anni il coraggio di raccontare l’Olocausto e da allora in poi non ha più smesso. La sua testimonianza è stata ascoltata da sale gremite e ammutoliti dalla commozione, da intere scolaresche colpite dalle parole, semplici ma tremende, di questa novantenne che ha reso presente e vivido ciò che i ragazzi avevano soltanto letto sui libri. Dal 2010 offre la sua testimonianza in occasione della Giornata della Memoria anche ai ragazzi della scuola secondaria di Vedelago e nel corrente anno anche alla cittadinanza del territorio.

 

Il 27 gennaio 2013, per questa sua opera di testimone da ex internato, presso le scuole primarie, secondarie, istituti superiori e università, Enrico Vanzini ha ricevuto al Quirinale la Medaglia d’Onore del Governo, appuntata sul petto dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che l’ha invitato personalmente alle celebrazioni della Giornata della Memoria. La testimonianza di Enrico Vanzini è stata raccolta anche nel documentario Dachau Baracca 8 n. 123.343, prodotto dell’Associazione Marca Trevigiana e diretto da Roberto Grumman, trasmesso più volte su Rai Storia. Ritenuto di procedere attraverso un formale atto di concessione della cittadinanza onoraria al signor Enrico Vanzini.

 

Alla commossa cerimonia, questa mattina, Vanzini ha raccontato in prima persona in modo lucido ed emozionato la sofferenza, la fame e le violenze patite durante la sua prigionia e deportazione ad una platea composta dagli studenti delle classi terze delle scuole medie e ai cittadini presenti, oltre che ai rappresentati istituzionali e a quelli delle associazioni combattentistiche e d’arma.

 

“I ricordi di Enrico Vanzini, che dal 2010 in occasione della Giornata della memoria porta la sua testimonianza agli studenti di Vedelago, sono la via testimonianza della Shoah - commenta l’assessore alla cultura, Denisse Braccio -. Il signor Enrico è sopravvissuto a quell’orrore, ma per molti anni di questa dolorosa esperienza non ne ha parlato. Solo da alcuni anni si è assunto il compito di recarne testimonianza, sopratutto, ma non solo, presso le scolaresche. Oggi più che mai è necessario che i giovani sappiano, capiscano e comprendano: è l’unico modo per sperare che quell’indicibile errore non si ripeta, e l’unico modo per farci uscire dall’oscurità”.

 

“Oggi è un giorno speciale - conclude il sindaco, Cristina Andretta -. Non solo perché l’amministrazione comunale di Vedelago conferisce la sua prima cittadinanza onoraria di sempre, ma anche perché ad entrare a far parte della nostra comunità entra un persona che nella sua straordinaria normalità ci ricorda il valore della vita. E’ un giorno speciale sopratutto per i ragazzi che, con la testimonianza in prima persona ascoltata oggi, hanno potuto assistere ad un pezzo di storia dolorosissima ed autentica, straziante e piena di speranza. benvenuto quindi a Enrico Vanzini tra i vedelaghesi".

 



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