Treviso - Dopo il rifiuto della clinica di Udine riaccogliere Eluana Englaro per eseguire la sentenza di sospensione delle cure, scendono in campo i Radicali e la cellula Coscioni di Treviso che chiedono al popolo della rete di attivare una “social catena” a favore della libertà di scelta su come morire e quindi sulla necessità di una legge sul testamento biologico.

“Il rifiuto della clinica di Udine di dare applicazione alla sentenza dei tribunali sulla vicenda di Eluana Englaro, permettendole di riprendere il percorso naturale verso la dignitosa conclusione di una sfortunata esistenza, mette in evidenza – scrive Giampaolo Sbarra - come l’Italia non sia uno stato di diritto e come il governo delle tre B (Bossi-Berlusconi-Bagnasco), per bocca del ministro Sacconi, sia intervenuto con una odiosa e inaccettabile forma di ricatto nei confronti degli operatori sanitari.

Oggi più che mai i laici – credenti e non credenti, senza distinzione di schieramento politico – hanno il dovere di far sentire forte la loro voce di protesta contro un governo che induce a violare le sentenze passate in giudicato e contro una gerarchia cattolica che - priva di senso di umana pietà - si accanisce contro gli inermi per affermare la sua supremazia ideologica e per imporre a tutti l’obbedienza ai suoi principi faziosi”.

Secondo l’esponente radicale trevigiano in relazione a queste questioni non sarebbe eccessivo parlare di fondamentalismo politico e religioso: “in un’Europa che guarda avanti, c’è un’Italia che torna al medioevo oscurantista e nega il libero arbitrio e la libertà di scelta degli individui. La premesse sono pessime, per la prossima legge sul testamento biologico: si profila così una legge punitiva e repressiva, lesiva del principio di libera autodeterminazione”.

La Cellula Coscioni di Treviso lancia in questi giorni la proposta della “social catena” telematica, per invitare gli amici e gli amici degli amici a firmare l’appello per una legge europea sul testamento biologico e per sostenere Eluana Englaro e la sua famiglia in questo momento di resistenza contro l’oscurantismo clericale. Basta andare sul sito http://www.lucacoscioni.it/petizioneeutanasia.