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28 marzo 2024

Treviso

TERREMOTO IN VENETO E FRIULI

Nessuna relazione con il terremoto in Emilia

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TERREMOTO IN VENETO E FRIULI

NOTIZIA DEL TERREMOTO DEL 27 MARZO 2018 CLICCA QUI

NOTIZIA DEL TERREMOTO DEL 15 MAGGIO 2015 CLICCA QUI

NOTIZIA DEL TERREMOTO DEL 12 MAGGIO 2015 CLICCA QUI

 

TREVISO - Un terremoto di magnitudo 4.5 è stato registrato alle 4:04 di oggi nella zona delle Prealpi Venete. L’evento è stato localizzato dagli strumenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia a una profondità di 7,1 chilometri. La durata del terremoto è stata breve ma chiaramente avvertita in molte aree del Nord-Est.

Lo ha riferito l' Ingv. Tra i Comuni più vicini all'epicentro, Lamosano, Pieve d'Alpago e Tambre, in provincia di Belluno, e Barcis, Cimolais, Claut ed Erto, in provincia di Pordenone.

L'epicentro  è stato localizzato nelle località di Chies D'Alpago, Pieve d'Alpago, Tambre (Belluno), e Cimolais, Claut, Erto e Casso (Pordenone). La protezione civile si è subito attivata per verificare se ci sono stati danni.

Gli esperti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia affermano che l'evento non è in relazione con i sismi di maggio in Emilia.

Dai primi accertamenti sembra che la scossa abbia provocato un forte allarme, ma nessun danno.Nnumerose le chiamate sono giunte ai vigili del fuoco. Solo a Chies d'Alpago il sindaco ha segnalato la caduta di qualche comignolo, ma nessun danno a persone.

La scossa del 4.5 registrata alle ore 4.04 nelle Prealpi venete è stata preceduta e seguita da alcuni movimenti intorno al grado 2 nelle aree della pianura padana emiliana. La prima - secondo i dati registrati sul sito dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) - poco dopo la mezzanotte (del 2.3), poi alle 2.50 (del 2.4), e alle 3.51 (del 2.1). Alle 4.13 ancora un lieve sisma, del 2.3, sempre nell'area padana emiliana.

Il Friuli Venezia Giulia era stato colpito fortemete da un terremoto nel 1976. L'epicentro di oggi si trvoa a circa 40 Km ad Ovest rispetto all'epicentro dei due distruttivi terremoti  del 6 maggio e 15 settembre 1976. Per molti la scossa di questa notte ha riportato alla memoria quei tristi giorni. La zona Pedemontana e delle Prealpi nelle provincie di Pordenone, Belluno  e Treviso sono considerate ad alto rischio sismico.

Epicentro del Terremoto freccia verde

LE CAUSE DEL TERREMOTO DI QUESTA NOTTE

"I terremoti in Emilia e nelle Prealpi Venere non sono in stretta relazione fra loro, anche se rispondono alla stessa dinamica generale", osserva la sismologa Lucia Margheriti, dalla sala sismica dell'Ingv.

La dinamica generale riguarda il movimento della placca Adriatica, che costituisce la punta più settentrionale della placca Africana, allungata come una sorta di lingua che comprende la costa orientale dell'Italia e l'Adriatico.

In questo movimento generale la placca Africana "spinge verso Nord, contro la placca Eurasiatica, e in questo movimento la placca Adriatica scende sotto le Alpi". Come i sismi di maggio in Emilia, anche questo terremoto è quindi di tipo compressivo. Vale a dire che l'energia accumulata costringe una delle due placche (in questo caso quella Africana) a piegarsi, inclinandosi verso il basso, e ad infilarsi sotto la placca Eurasiatica.

Questo movimento generale può generare terremoti che fra loro sono indipendenti a causa della grande complessità della struttura geologica dell'area. Per questo motivo, spiega la sismologa, tra i terremoti che avvengono in questa zona "non c'é un legame di causa-effetto".

L'area delle Prealpi Venete era tranquilla da un periodo non lunghissimo. L'ultimo terremoto avvenuto nel bellunese risale infatti all'ottobre 1936 ed era stato un sisma di magnitudo 5,9 avvenuto fra Treviso, Belluno e Pordenone

COMUNI MAGGIORMENTE INTERESSATI

 

 

Comuni entro i 10Km


CHIES D'ALPAGO (BL)
PIEVE D'ALPAGO (BL)
TAMBRE (BL)
CIMOLAIS (PN)
CLAUT (PN)
ERTO E CASSO (PN)

 

 

 

Comuni tra 10 e 20km


CASTELLAVAZZO (BL)
FARRA D'ALPAGO (BL)
LONGARONE (BL)
OSPITALE DI CADORE (BL)
PONTE NELLE ALPI (BL)
PUOS D'ALPAGO (BL)
SOVERZENE (BL)
ANDREIS (PN)
BARCIS (PN)
BUDOIA (PN)
POLCENIGO (PN)

 

PREVISIONI

Ieri la commissione Grandi Rischi ha dichiarato che se la sismicità dell'Emilia, ora in calo, dovesse riacutizzarsi, potrebbe esserci una nuova forte scossa, più probabile nel ferrarese. I sindaci sono insorti, temendo un'inutile ondata di paura tra le popolazioni già provate.

Mappa della pericolosità sismica della zona dove è avvenuto il sisma

 

 

 


| modificato il:

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