VITTORIO VENETO – Si avvicina l’ora del verdetto, l’ora della sentenza dei giudici del tribunale di Conegliano: mercoledì si saprà se La Tenda TV potrà continuare a trasmettere le sue rubriche e la messa la domenica mattina, oppure se sarà oscurata.

Sul parroco di Santi Pietro e Paolo, don Fabrizio Mariani, e su Federico Campodall’orto, ideatore e animatore della tv di strada basata solo sul volontariato di un gruppo di giovani, pesa l’accusa di trasmissione non autorizzata. Un’accusa mossa dalla polizia postale quando ancora la TV trasmetteva in modalità analogica su una fetta della città, portando nelle case degli anziani della parrocchia la messa e altri programmi di intrattenimento ideati dagli stessi giovani. La TV, che ora è visibile sul digitale terrestre e sul sito web, utilizza una piccola porzione di frequenza libera per quello che loro definiscono un «servizio pubblico». Trasmissioni e rubriche non hanno alcuna finalità commerciale, ma solo quella di portare nelle case di anziani e di quanti non possono uscire una finestra sul mondo esterno, sulla loro comunità, sulle iniziative che la animano.

Anche il vescovo di Vittorio Veneto, mons. Corrado Pizziolo, lancia un appello a favore della TV di strada. «Mi auguro che la sentenza sia assolutoria» afferma il vescovo ricordando come la Tv sia gratuita e fuori da ogni ottica di guadagno, una voce di libertà che secondo mons. Pizziolo va difesa e custodita.