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25 aprile 2024

Vittorio Veneto

Tempi duri al Cesana Malanotti

Dibattito in consiglio comunale

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

Tempi duri al Cesana Malanotti

VITTORIO VENETO - Ieri sera si è svolto il Consiglio comunale di Vittorio Veneto. L'ordine del giorno non prevedeva molti punti da esaminare e, senza dubbio, il piatto forte della serata ha riguardato l'ordine del giorno, presentato dal capogruppo del PD, Adriano Botteon, sulla" grave situazione attuale dell'Istituto Cesana Malanotti".

Questi i nodi esaminati ed approfonditi durante il lungo dibattito, che ha visto la partecipazione di diversi consiglieri di maggioranza e qualche passaggio, neppure tanto polemico, da parte di due consiglieri di opposizione.

Da subito sono stati individuati gli aspetti essenziali della vicenda, destinata ad aleggiare sulla città ancora per diversi anni:

a)il licenziamento del direttore del Cesana, Claudio Ciciliot, dopo che, per oltre un decennio, era stato il "padre-padrone" dell'istituto, acclamato dalla Lega Nord come un grandissimo manager;

b) l'indagine ispettiva avviata dalla Regione Veneto;

c) il blocco dei lavori per i 20 posti letto;

d) la mancanza di informazioni e l'assenza di trasparenza del Consiglio di Amministrazione in carica.

Botteon ha ricordato l'assenza di serenità, che circonda l'attuale vita del Cesana, che, sul piano giuridico, è vigilata dalla Regione Veneto, invitata ad esercitare tale potere, mentre vengono sollecitate la ULSS7 e la Conferenza dei sindaci, per esaminare la qualità di servizio da parte dell'Ente.

Questi ultimi passaggi erano stati concordati all'interno della conferenza dei capigruppo, come elementi di integrazione alla richiesta presentata da Botteon.

Quest'ultimo, anche in veste di segretario politico del PD, ha sottolineato la "vicinanza alla Lega Nord dell'attuale Consiglio di amministrazione, quella stessa Lega che, a suo tempo, non permise la nomina di un rappresentante della minoranza".

Lo Statuto del Cesana, a partire dal 1999, è stato gestito e modificato in modo tale che tutto quello che è successo e succederà è totalmente"imputabile alla Lega Nord".

Anche il consigliere delle due liste civiche di sinistra, Faraon, in sintonia con il PD, ha chiesto al Sindaco Tonon di presentare " formale richiesta per il commissariamento dell'Ente" per la gestione opaca e discutibile, in modo che venga chiarita la catena di responsabilità in tutta la vicenda.

Il consigliere Graziano Carnelos, con la foga dell'avvocato, si è lanciato nella lunga cronistoria dal 1999, con due immagini significative: " è scesa la nebbia padana.... e con la metafora del segretario nazionale Matteo Salvini ha parlato di "seggioleri di Vittorio Veneto", ricordando l'ultimo consiglio di amministrazione trasparente, quello presieduto dalla Francesca Meneghin. "

È stato messo all'indice Ciciliot, che era il salvatore, osannato in Consiglio e in pubblico", ha quindi ricordato l'altro stile della presidente Saltini, che, con correttezza istituzionale, ha rassegnato le dimissioni da presidente della Società Vittorio Servizi.

Giuseppe Costa, in modo complementare ai suoi colleghi di maggioranza, ha ricordato un'altra mancanza da parte del Consiglio di Amministrazione del Cesana, perché non ha ottemperato alle disposizioni della recente Legge Regionale 8 agosto 2014, che di fatto impedisce alle lPAB di detenere partecipazioni societarie in altre partecipate.

Il Consiglio di Amministrazione del Cesana si era inventato"Cesana Servizi", per potersi muovere con maggiore disinvoltura, senza vincoli e lacciuoli.

Ha sottolineato inoltre che il sito dell'Ente è chiuso da tempo. Ha quindi ricordato che il contenzioso tra Ente e le controparti, Ciciliot e impresa Camerin, è destinato a trascinarsi per lunghi anni, con gravi responsabilità politiche, azzardando un'ipotesi con una immagine riferita alla Lega Nord, "all'interno della quale, probabilmente, il giocattolo si è rotto, probabilmente non si era impegnato nella campagna elettorale... Insomma, c'è qualcosa di strano!".

L'ultimo intervento politico di maggioranza se l'è giocato Alessandro De Bastiani: "è una vicenda avvolta nella opacità, non sappiamo niente... Nonostante l'obbligo di una legge del 2013, è stata ignorata la trasparenza, è stato calpestato il diritto di accesso civico senza limitazioni per chiunque avesse voluto vedere le carte. Bisogna porre fine a questa situazione incresciosa e vergognosa!".

Con filosofia, l'ex sindaco Da Re ha scherzato, più di una volta, con Carnelos, forse per stemperare un clima teso, si è detto "fiducioso di attendere l'evoluzione dei fatti, perché l'indagine è in corso", sottolineando che bisognava "essere grati per i 20 posti letto disponibili", attualmente bloccati, per contenzioso con la ditta vincitrice dell'appalto.

I 20 posti letto, immediatamente, sono stati contestati dal consigliere Costa, perché sostanzialmente sono stati tolti dall'Ospedale e consegnati alla lungodegenza, notoriamente meno costosa, rispetto alle rette ospedaliere.

Il consigliere Fasan, dopo essere incorso in un equivoco sul significato dell'aggettivo "inclito", dopo aver ricordato che, " anch'io non sono stato partecipe" nella spartizione sul Cesana, si è detto fiducioso che " chi ha sbagliato, pagherà!".

Sulla base di queste considerazioni ha annunciato l'astensione della Lega, che pure è in attesa di chiarimenti.

Anche l'assessore Giovanni Napoli ha messo il dito nella piaga, forte della sua esperienza di consigliere di minoranza, quando la Lega a Vittorio Veneto faceva il brutto e il bel tempo.

L'ultimo passaggio è toccato al sindaco Roberto Tonon che ha sottolineato: "tutta la questione è annosa, così come l'ordine del giorno presentato è molto articolato, l'amministrazione comunale non è stata con le mani in mano, ha chiesto delucidazioni e chiarimenti all'assessore regionale e alla direzione dell'Ussl7. Entrambi mi hanno garantito la pronta verifica, già Ulls7 ha risposto che ad oggi che non si riscontrano carenze..." e ha concluso:"con questo ordine del giorno l'Amministrazione comunale avrà forza per chiedere attenzione e vigilanza".

Dopo la lunga discussione, condotta con stile dal presidente Silvano Tocchet, con la collaborazione apprezzata del segretario comunale, Vittorino Spessotto, si è passati alla votazione dell'ordine del giorno di Botteon, che ha registrato 12 voti favorevoli e cinque astensioni.

pietro.panzarino@oggitreviso.it

 
 

 


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