PIEVE DI SOLIGO – Non solo fiori secchi, piantine o lumini, ma anche cartoni del latte, sacchetti di plastica di prodotti alimentari e tanto rifiuto secco.

Sono le tipologie di immondizie che popolano i cassonetti della raccolta differenziata collocati da meno di un mese nei tre cimiteri di Pieve di Soligo. Errati conferimenti, umido che finisce nel secco, ma anche rifiuti che in un cimitero non si dovrebbero trovare. «Non si tratta di distrazione – commenta Gino Lucchetta, assessore all’ambiente del comune di Pieve di Soligo -, ma di vera e propria volontà da parte della gente di portare da casa i sacchetti dei rifiuti e scaricarli nei cimiteri».

^{Il contenitore della carta nel cimitero di Pieve di Soligo}

L’introduzione della raccolta differenziata anche nei camposanti di Solighetto, Barbisano e Pieve di Soligo sta di fatto trasformando l’area dei cassonetti in una piccola isola ecologica. «Il rischio è che si venga a creare una vera e propria discarica» aggiunge Lucchetta che personalmente si è reso conto di cosa è stato depositato in queste settimane nei cassonetti.

Per porre rimedio a queste cattive abitudini il comune fa memoria ai cittadini della cifra che dovranno pagare se pizzicati ad abbandonare i loro rifiuti domestici in cimitero o a non differenziare correttamente umido, carta e plastica: la multa va da un minimo di 25 euro a un massimo di 500 euro, così come previsto dal regolamento consortile per la gestione dei rifiuti urbani. Ma non solo: «Collocheremo delle telecamere del sistema di videosorveglianza in corrispondenza dei tre cimiteri – annuncia Lucchetta -, oltre al fatto che i sacchetti già rinvenuti saranno verificati da un addetto della Savno per poter identificare l’ecofurbo».