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19 aprile 2024

Teatro Verdi: bilancio di una stagione da record!

intervista al Presidente Giovanni Lessio

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

 Teatro Verdi: bilancio di una stagione da record!

PORDENONE - Al Teatro Verdi è tempo di primi bilanci, al termine di una stagione, che ha fatto registrare dati molto interessanti per la partecipazione.

Comunque si prosegue con un'appendice estiva, con tre date significative:

giovedì 29 giugno con Sinfonie da Oscar, un omaggio a Dario Marianelli,

mercoledì 5 luglio con Tosca

lunedì 24 luglio con Zerorchestra and Accademia d'Archi Arrigoni.

 

Per una panoramica complessiva, ci siamo visti con il Presidente Lessio, (in foto con Paola Macchi, consulente artistico prosa e Maurizio Baglini, consulente artistico musica).

Ecco l'intervista.

 

1. Le sue prestazioni professionali antecedenti alla sua nomina nel Consiglio di Amministrazione del Teatro Verdi nel 2011, e che in qualche modo fossero riconducibili al core business del Teatro Verdi.

Le esperienze maturate, le competenze acquisite e le relazioni coltivate nelle personali frequentazioni culturali hanno sicuramente avuto una loro importanza nel ruolo che mi fu affidato nella mia attività professionale. L’obiettivo perseguito era quello di far diventare l’azienda non solo e non più un semplice mecenate o sponsor ma un vero e proprio operatore culturale con precise strategie e finalità. Pur essendo solo una parte, e neppure tra i più rilevanti, dei miei incarichi professionali, i risultati ottenuti furono veramente eccezionali. Con analogo impegno e passione, a titolo assolutamente gratuito senza alcun compenso, mi sono messo a disposizione della mia città a servizio del suo teatro per rafforzarne l’attività e l’immagine, essendo il Verdi un’istituzione culturale che contribuisce potentemente a rappresentare l’identità di tutto un territorio.

 

2. A quando risale l'attuale composizione dei 4 soci fondatori, dei due soci sostenitori e dei soci onorari e degli altri partners... insomma un parterre eccezionale per il territorio pordenonese... Come si è evoluta la programmazione da quando è Presidente?

L’attuale assetto societario si è determinato con la costituzione dell’Associazione Teatro Comunale “Giuseppe Verdi” di Pordenone, allorquando fu terminata la costruzione dell’immobile inaugurato nel maggio del 2005. Con l’assunzione della Presidenza ho voluto incentivare la partecipazione dei privati coinvolgendoli su specifici progetti e condividendo quindi con loro le linee culturali ed operative. Dopo quasi 6 anni dalla mia nomina credo sia stato fatto un buon lavoro, ci sia una notevole attenzione e partecipazione alla vita e all’attività del teatro e una disponibilità generosa a sostenere i programmi e le proposte artistiche. La futura evoluzione sarà quella di superare il concetto di “Stagione” per lasciar spazio a quello della programmazione annuale. In altre parole traghettare definitivamente da associazione a impresa culturale.

 

3. Nel suo curriculum risultano presenti "incursioni culturali" nel trevigiano, a Oderzo in particolare e con Cà Foscari... all'orizzonte può intravvedersi qualche collaborazione con la Fondazione Cassamarca e con il Teatro "Del Monaco" di Treviso?

Ritengo che ormai sia assolutamente indispensabile “fare rete” e ragionare su orizzonti anche territoriali che non possono essere più limitati ad una città, ad una provincia e nemmeno ad un’unica regione. La cultura, per sua natura, va oltre ogni tipo di confine. Deve volare in alto. Pertanto nessuna preclusione nel collaborare con le prestigiose realtà trevigiane. La nostra azione è impostata sulla valorizzazione dei giovani talenti, sull’internazionalità, sull’originalità. Su questi presupposti siamo disponibili ad ogni concreta forma di partnership.

 

4. Mi pare che da questo anno sociale la programmazione è stata suddivisa in due sottosistemi: la musica e la prosa con direzioni artistiche distinte... la scelta, a caldo, può ritenersi soddisfacente? continuerà? si potrà allargare ulteriormente?

La scelta non solo si è manifestata soddisfacente ma posso proprio dirlo: vincente. D’altra parte per poter raggiungere gli ambiziosi obiettivi culturali che ci siamo dati abbiamo bisogno di direttori artistici molto preparati, con competenze indiscutibili, con vaste esperienze anche internazionali e con ampie e qualificate relazioni nei rispettivi settori di lavoro. Sono quindi convinto che questa impostazione continuerà ed anzi si dovrà a mio avviso allargare riguardo le altre attività – penso soprattutto a quelle espositive – che stiamo via via rafforzando.

 

5. La gente è incuriosita dalle cifre economiche sottese nel bilancio.... può darci qualche informazione sul consuntivo 2016? sulle macro-voci più significative?

Il bilancio 2016 si è chiuso con un utile netto di 4.014 euro (risultato della differenza fra il valore della produzione, 2. 399.613 euro e i costi della produzione, 2.390.637 euro, al netto di imposte, oneri e proventi finanziari straordinari). Riporto questo dato perché testimonia una sana e oculata amministrazione, una gestione virtuosa che ha per altro permesso l’importante intervento di adeguamento dei foyer (per 78 mila euro) al fine di consentire un più ampio e diversificato utilizzo del teatro. Il 2016 è infatti stato un anno all’insegna dell’apertura sistematica degli spazi a nuove iniziative e a nuovi interlocutori, cosa che si è tradotta per noi in un impegno importante, nonostante le spese straordinarie già citate, i contributi pubblici calanti e il peso derivante dai noleggi gratuiti e convenzionati delle sale (previsti dal contratto di comodato) a Comune e Provincia. Stiamo producendo uno sforzo notevole, che necessita però di altrettanto supporto. Penso comunque che per il pubblico sia interessante e significativo conoscere i “numeri” della stagione che si è appena chiusa: 271 giorni d’apertura del teatro, 66 spettacoli con 3 debutti nazionali, 50 mila spettatori soltanto per la programmazione diretta, 10 mila fra bambini e ragazzi impegnati nell’attività “educational”, 10 iniziative nei foyer, 5 mostre, cifre che sottolineano un’annata di successo.

pietro.panzarino@oggitreviso.it

 



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