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28 marzo 2024

Vittorio Veneto

Tasi tasi, bisogna pagar la tasi

Votata la delibera di giunta che determina le aliquote. Assente il sindaco.

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Tasi tasi, bisogna pagar la tasi

VITTORIO VENETO -  Rientro dalle ferie all’insegna delle tasse. Il prossimo appuntamento con le imposte comunali è quello con la TASI, novità del 2014. La TASI è la tassa diretta a coprire il costo per i servizi indivisibili forniti dai Comuni, quali illuminazione, sicurezza stradale, gestione degli impianti e delle reti pubbliche ecc., secondo un principio già enunciato nella soppressa TARES.

 

Porterà nelle casse comunali vittoriesi circa 2.907.000 euro che serviranno per coprire parzialmente il servizio di polizia locale (807 mila euro), la gestione delle strade (821.000 euro), la pubblica illuminazione (573.730 euro), verde pubblico e ambiente (780.500 euro), manutenzione e tutela patrimoni (963.500) euro, musei e biblioteche (231.500 euro), gestione associata ULSS (438.500 euro) e altre voci per un totale generale di 5.001.480,00 euro.

 

La Giunta convocata e presieduta dal vicesindaco Turchetto (il sindaco Tonon era assente giustificato) ha stabilito le aliquote da applicare ai cittadini vittoriesi con la delibera n. 117 che ha ritenuto opportuno applicare la aliquota TASI al 2 per mille per le unità immobiliari e del 1 per mille per tutti gli altri immobili, senza prevedere alcuna detrazione o agevolazione.

 

La delibera 117, votata il 24 di luglio ma pubblicata solo martedì, riguarda anche le aliquote e le detrazioni dell’IMU stabilendo il 4 per mille per le abitazioni soggette all’imposta con detrazione di euro 200 per gran parte delle abitazioni e il 7,6 per mille per tutti gli altri immobili, tipo negozi e capannoni.

 

La Cgia di Mestre avverte: "Su negozi e capannoni è in arrivo il salasso Tasi". “Negli ultimi anni – dichiara Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA – l’incremento della tassazione a livello locale è stato a dir poco eccessivo. Per quanto riguarda gli immobili, con l’Imu e, da quanto si è capito fino a ora, anche con la Tasi, i Sindaci hanno cercato, nel limite del possibile, di non penalizzare le abitazioni principali a discapito delle seconde/terze case e degli immobili ad uso strumentale. E’ bene che ora gli Enti locali facciano attenzione: un ulteriore aumento del carico fiscale sugli immobili produttivi e commerciali potrebbe mettere fuori mercato molte aziende che sono sempre più con l’acqua alla gola per la mancanza di liquidità.”

 



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