Tasi, il calcolo è fai-da-te
Il comune non invierà il bollettino con l’importo
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO – Niente bollettino precompilato con l’importo da versare per la Tasi. La conferma è arrivata nel consiglio comunale di lunedì sera per voce dell’assessore Giovanni Napol. Il calcolo, come per l’Imu e sempre basato sulla rendita catastale dell’immobile, sarà dunque “a carico” dei cittadini che lo potranno fare utilizzando il programma che a breve sarà attivato sul sito del comune di Vittorio Veneto o rivolgendosi a un Caaf.
Non ci sta a questa scelta il consigliere di Forza Italia Paolo Santantonio: «Noi chiediamo da subito che l’invio dei bollettini sia a carico del comune. In questo modo si evita l’assalto ai Caaf, ulteriori soldi spesi dai cittadini che sono sull’ordine dei 50-80 euro a testa». «Non è fattibile» ha replicato Napol: il comune non sarebbe infatti dotato di un database aggiornato tale da permettergli di produrre bollettini con importi corretti. «Ma non è detto che non lo si possa fare il prossimo anno» aggiunge l’assessore.
Confermate dal consiglio comunale le aliquote della Tasi: 2 per mille su prima casa, 1 per mille su altri immobili. Niente detrazioni. «Se viene rimossa una certa quantità di risorse questa va recuperata da altre parti» non nasconde l’assessore Napol impegnato a far quadrare il bilancio. Dalla Tasi arriveranno circa 2,9 milioni di euro nelle casse comunali: «Ci permetteranno di coprire il buco» afferma Napol. A chi, della precedente amministrazione, afferma che il comune poteva azzerare la Tasi o inserire delle detrazioni, l’assessore al bilancio replica: «Se i soldi c’erano la giunta precedente avrebbe approvato il bilancio di previsione 2014 già ad aprile e invece ce lo troviamo ora noi tra le mani, con un buco di 2,9 milioni da coprire con questa imposta. Ci fanno passare per i cattivi per non aver introdotto detrazioni, ma se sono così convinti delle loro posizioni avrebbero approvato le aliquote della Tasi prima delle elezioni». «Se aveste adottato prima la Tasi avreste potuto mettere tutte le esenzioni che volevate» ha rimarcato il consigliere Graziano Carnelos, dopo gli interventi delle minoranze che avevano bocciato la proposta dell’amministrazione Tonon parlando di «ulteriore aggravio per le fasce deboli» e di «tassazione salomonica»,
Confermate per il 2014 le aliquote Imu dello scorso anno: 0,40% su prima casa e 0,76% sugli altri immobili, con detrazione di 200 euro per l’abitazione principale.
Alla votazione hanno espresso voto contrario i consiglieri di minoranza, Faraon di Partecipare Vittorio si è astenuto, chiedendo nel suo intervento la rimodulazione delle aliquote, mentre Giuseppe Costa (PD) ha lasciato l’aula prima del voto.