TREVISO - Nessun taglio agli stipendi degli amministratori. Bocciata, di nuovo, la proposta della consigliera del Pd, Maristella Caldato, di tagliare del 20% i compensi di sindaco, assessori, presidente del consiglio comunale e i gettoni di presenza dei consiglieri comunali. La maggioranza, nel corso della commissione bilancio svoltasi martedì sera, ha votato contro.

La proposta della Caldato, già presentata l'anno scorso, sarà discussa lunedì prossimo in consiglio comunale, dove, ha avvertito la consigliera del Pd “ogni singolo consigliere dovrà assumersi la propria responsabilità, anche in in considerazione del fatto che con il prossimo bilancio di previsione verranno chiesti nuovi sacrifici economici ai cittadini e alle cittadine per garantire la continuità dei servizi”.

Se ad appoggiare il taglio degli stipendi ci sono le minoranza, a contestare la proposta “ripetitiva” è il capogruppo del Pd, Giovanni Tonella: “Non capisco l’accanimento nei confronti di una proposta già respinta in consiglio comunale - dice - La giunta comunale il vero taglio ai costi della politica lo ha apportato fin dal principio: invece di un taglio orizzontale agli stipendi è stato deciso di tagliare un assessore con un risparmio per il Comune di quasi 60mila euro e il carico di lavoro ripartito tra gli attuali membri della giunta a cui il sindaco ha chiesto fin da subito un impegno a tempo pieno, oltre al taglio di un dirigente che ha comportato un risparmio di quasi 80mila euro. Inoltre - precisa Tonella - l’amministrazione sta pensando di razionalizzare ulteriormente altri capitoli. Rispetto al 2013 quest’anno sono stati investiti 100mila euro in più per il minimo vitale e altri 90mila per il dormitorio. Forse la consigliera Caldato, come membro della maggioranza, dovrebbe ricordarlo".