Tagli Poste, il sindacato:"Mantenete aperti gli sportelli con nuove assunzioni"
Sommariva (Slp Cisl Treviso Belluno): "giovani e disoccupati per rendere gli uffici più organizzati e redditizi"
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TREVISO - Turnazione e nuovi assunzioni per rendere più efficienti gli uffici postali. Questa la proposta che la Cisl Belluno Treviso sta valutando e proponendo alla dirigenza di Poste Italiane, contro le chiusure, 450 in tutta Italia e 15 nel trevigiano, di uffici e sportelli.
“Quello che potrebbe fare la differenza è proprio l’efficienza e la conseguente redditività di questi uffici - dichiara Silvano Sommariva segretario generale Slp Cisl Belluno Treviso –Nove dei 15 che sono nella lista di chiusura per la provincia di Treviso, hanno un solo operatore e altri 6 nemmeno quello, con i dipendenti delle filiali che coprono i turni a rotazione. Un’alternativa alla chiusura potrebbe essere un maggiore turnover con l’assunzione di nuovi lavoratori, magari giovani o disoccupati, che possano supportare gli operatori presenti e rendere tali uffici più organizzati e di conseguenza più redditizi.”
Nella provincia di Treviso sono 185 gli sportelli di Poste Italiane, che a livello nazionale copre il 96% dei Comuni. La capillarità di presenza sul territorio e la puntualità nei servizi ai cittadini, sono da sempre un’eccellenza che, secondo il sindacato, con le paventate chiusure verrebbe intaccata. La nuova politica industriale di Poste Italiane è orientata ad un profitto, concentrandosi sui grandi centri e penalizzando le periferie. Ed è proprio per questo che gli uffici dove lavora un solo operatore faticano ad essere competitivi, per la continua e pressante richiesta di profitto che Poste Italiane pretende di realizzare.
“Disagio alla collettività e gestione faticosa e a volte discutibile del personale, potrebbero essere risolte con nuove assunzioni e la valorizzazione proprio degli uffici di periferia, che invece rischiano la totale chiusura. Come Sindacato – conclude il segretario – stiamo avviando un dialogo e una concertazione con Poste Italiane alle quali proporremo questa alternativa, sicuri così di dare una risposta anche all’agitazione dei sindaci e dei cittadini alla quale assistiamo in queste ore.”