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29 marzo 2024

Treviso

TABACCAIO S’INVENTA UNA RAPINA

Ha raccontato che dei malviventi l’avevano rapinato e rinchiuso nello sgabuzzino: denunciato per simulazione di reato

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TABACCAIO S’INVENTA UNA RAPINA

PAESE – Ha chiamato i carabinieri dicendo di aver subito una rapina poco prima e di essere stato chiuso all’interno di uno sgabuzzino. Il racconto del tabaccaio di 42 anni di Paese Luca Gallina è stato però smentito nel giro di poche ore dai carabinieri.

C’erano troppe cose che non tornavano nelle sue dichiarazioni, tant’è che nella notte è crollato ed ha ammesso di essersi inventato tutto. Per questo è stato denunciato per simulazione di reato.

Ha confessato di avere dei debiti che sperava di saldare ottenendo il risarcimento dall’assicurazione denunciando la rapina. I carabinieri hanno motivo di ritenere che avesse pure perso dei soldi giocando ai videopoker che aveva in negozio, come confermato dai filmati delle telecamere: spesso quando non c’era nessuno si spostava dal bancone per mettersi a giocare.

L’uomo ha chiamato il 112 poco prima delle 22 di ieri sera. Ha raccontato che verso le 20,15 due rapinatori l’avevano aggredito all’esterno della tabaccheria, mentre controllava il distributore di sigarette.

Stando sempre al suo racconto, gli avevano chiesto, puntandogli un’arma dietro alla schiena, di staccare la corrente elettrica e quindi l’avevano rinchiuso nello sgabuzzino prendendo l’incasso della giornata ed i soldi che aveva nel portafogli (3.600 euro in tutto), oltre a 18 stecche di sigarette.

Alla fine, però, erano troppi i particolari che non tornavano, messo di fronte alle incongruenze non ha potuto fare altro che ammettere di aver architettato tutto per avere i soldi dall’assicurazione.

Matteo Ceron

 


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