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23 aprile 2024

Treviso

STUPRO IN STAZIONE, CONDANNA A 7 ANNI PER ZULUAGA

Oggi la sentenza. La violenza sessuale era avvenuta il 24 ottobre scorso

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STUPRO IN STAZIONE, CONDANNA A 7 ANNI PER ZULUAGA

TREVISOCondanna a 7 anni e 4 mesi di reclusione per Julio Cesar Aguirre Zuluaga, accusato dello stupro di via Dandolo. Il 26enne colombiano è stato giudicato oggi, con rito abbreviato, dal gup Silvio Maras che ha accolto le richieste del pubblico ministero Barbara Sabattini, condannandolo al massimo della pena di 11 anni, ridotti in virtù dello sconto di pena previsto dal rito alternativo.

Una sentenza accolta con sollievo dalla studentessa 20enne vittima della brutale aggressione del 24 ottobre 2011 nei pressi della stazione dei treni: “Questa condanna mi fa sperare per il mio futuro, da oggi riprendo in mano la mia vita”

La sentenza è arrivata a soli otto mesi dai fatti e dall’arresto del colombiano che, fuggito subito dopo l’aggressione era stato stanato dagli uomini della squadra mobile in Francia mentre era pronto per arruolarsi nella Legione Straniera.

“Ci aspettavamo questa condanna, il reato è grave. Zuluaga ha ammesso la sua responsabilità e ha chiesto scusa alla vittima per quello che è accaduto e spero che la sentenza possa darle un po’ di serenità - spiega il suo avvocato Graziano Carlo Montanaro -. Una sentenza che comunque il mio assistito ha voluto, scegliendo il rito abbreviato per poter ammettere i fatti nella sede processuale opportuna”.

Il colombiano ha anche pianto davanti al giudice, mentre ammetteva di essere lui lo stupratore di via Dandolo: “In carcere ha iniziato un percorso critico, e sarà anche seguito da uno specialista, per superare ciò che lo ha portato ad agire come ha agito quella mattina – continua il legale -. Purtroppo usciva da un periodo famigliare problematico e viene da un passato di alcol e tossicodipendenza che gli rendeva difficile distinguere il bene dal male”.

Lacrime alle quali la vittima non ha creduto: “La sentenza ci soddisfa – commenta l’avvocato di parte civile Aloma Piazza che assiste la studentessa -. Questa condanna consente alla mia assistita di guardare avanti e lasciarsi alle spalle quanto accaduto. L’imputato ha ammesso le sue responsabilità e si è scusato, ma non riteniamo sincere quelle scuse e per questo non le abbiamo accettate. Subito dopo il fatto è fuggito facendo di tutto per non farsi prendere. E quando è stato arrestato ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere, avrebbe potuto scusarsi allora”.

La condanna è stata accolta con grande sollievo dalla vittima che la attendeva: “Da domani inizia la mia nuova vita. Cercherò di pensare il meno possibile a quanto mi è successo. Vorrei che la mia presenza al processo fosse d’aiuto ad altre vittime a non rinchiudersi in sé stesse e ad affrontare il processo”.

Il giudice ha condannato Zuluaga, arrestato dopo le indagini della squadra mobile mentre si stava per arruolare nella Legione Straniera, anche al risarcimento danni di 100 mila euro e a una provvisionale immediatamente esecutiva di 50 mila euro.

Milvana Citter

ZAIA, BENE CONDANNA MA NO SCONTI

"Con questa sentenza, i giudici hanno ben interpretato il sentimento della gente. I trevigiani chiedevano giustizia, una giustizia veloce ed inequivocabile, accompagnata da una pena severa, che è stata coerentemente comminata".

Con queste parole il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta la condanna a 7 anni e 4 mesi di reclusione inflitta al colombiano Julio Cesar Zuluaga, accusato di aver violentato una studentessa trevigiana mentre si recava in stazione.

"Ora - aggiunge Zaia - ci auguriamo che questo delinquente non debba avere nemmeno un'ora di sconto di pena, per nessun motivo, e vigileremo perché ciò non accada". "In questo caso - conclude Zaia - la giustizia ha avuto un corso rapido ed efficace: per questo ringrazio il Questore Damiano, le forze dell'ordine e la magistratura per l'importante e tempestivo lavoro svolto in questi mesi".

 


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