Studenti, corteo e assemblea sotto la Torre Civica
Organizza la Rete degli Studenti Medi
| Matteo Ceron |
CASTELFRANCO - Per oggi ,10 ottobre, in occasione della mobilitazione studentesca nazionale lanciata dalla Rete degli Studenti Medi, anche la rete studenti medi di Castelfranco ha organizzato un corteo: partenza davanti al Nightingale, percorrendo tutta via Verdi, finendo in borgo Treviso e arrivando in piazzetta 24 Maggio, dove gli studenti si riuniranno in una grande assemblea pubblica nella quale si tratterà di scuola, di lavoro, di futuro, di quello che vogliamo dal nostro Paese.
"Saremo per le piazze e per le strade della nostra città - dichiara Arianna Marchetti, coordinatrice della Rete degli Studenti Medi di Castelfranco - per ribadire che la Grande Bellezza di questo paese sono la scuola, gli studenti e gli altri luoghi che vivono quotidianamente.
Le scuole sono in una condizione precaria, la didattica non è adeguata a formare i cittadini del domani, il sistema del diritto allo studio non è in grado di permettere a tutti di assolvere anche solo l'obbligo scolastico. Inoltre le nostre città non sono a misura di studente, mancano servizi e spazi di aggregazione, manca la possibilità di accedere all'offerta culturale delle nostre realtà, che spesso nemmeno esiste."
"Vogliamo la legge quadro nazionale sul diritto allo studio - continua Arianna - la riforma dei cicli, potenziamento e accesso dei servizi, l'innalzamento dell'obbligo scolastico a 18 anni, una maggiore
rappresentanza degli studenti all'interno degli organi collegiali della scuola. Tutte cose che, attualmente, nel Piano Scuola del Governo non sono previste.
Vogliamo delle città a misura di studente e dei nostri bisogni, vogliamo spazi dove poterci incontrare, discutere, esprimerci. Vogliamo un sistema di servizi cittadini che vadano dai trasporti all'accesso alla cultura, che possa integrare i giovani nel mondo ma sia anche di inclusione per altre categorie sociali svantaggiate, come i pensionati, i disoccupati."
"Solo investendo politicamente e culturalmente nei giovani e nelle nostre idee – conclude - si potrà rivoluzionare la scuola e il mondo che ci circonda. Domani abbiamo intenzione di manifestare, di
rivalutare gli spazi e di rifiutare le proteste sterili che preferiscono come metodo di piazza la violenza anziché la proposta.
Dimostreremo che siamo la Grande Bellezza di questo paese!".