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29 marzo 2024

Treviso

STRADA ABUSIVA: IL CONSIGLIERE FUCILE INTERPELLA IL SINDACO

Per realizzarla è stata distrutta una siepe secolare

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STRADA ABUSIVA: IL CONSIGLIERE FUCILE INTERPELLA IL SINDACO

PAESE - Realizzazione, da parte di un’azienda agricola di Paese, di una strada non autorizzata su terreno demaniale. E' avvenuto dopo aver depauperato un corridoio ecologico a seguito della distruzione di una siepe secolare. Il capogruppo consigliare di Italia dei Valori, Maria Cristina Fucile, ha presentato un’interpellanza al sindaco di Paese per sapere quali azioni l’amministrazione comunale intenda adottare per riparare all’ingente danno ecologico prodotto.

Del fatto se ne era già occupato l’allora consigliere comunale Andrea Zanoni (IdV), che ora siede all’europarlamento che aveva segnalato questo grave episodio al funzionario dell’ufficio Urbanistica del Comune di Paese “L’episodio è molto più grave di quello che si possa pensare, soprattutto in considerazione dei risvolti sanzionatori. Infatti – sottolinea Maria Cristina Fucile - le norme statali sul demanio pubblico sono molto severe. Mi auguro che nel giro di due o tre settimane al massimo il sindaco di Paese provveda al ripristino dei luoghi a identificare colui che ha autorizzato un simile intervento” ha detto il capogruppo consigliare di Italia dei Valori.

Il consigliere chiede, inoltre, cosa l’amministrazione comunale intenda fare d’ora in avanti per far rispettare le norme comunali in vigore in materia di tutela ambientale e di tutela dei beni demaniali. Rincara la dose Andrea Zanoni, europarlamentare IdV e presidente di Paeseambiente.

“In questo caso non si tratta di semplice taglio di alberi, bensì della distruzione di un corridoio ecologico costituito da una siepe centenaria e di un intervento di realizzazione di una strada rurale su demanio pubblico con le conseguenti violazioni del Piano del verde, del Piano di assetto del territorio e delle norme statali che tutelano la proprietà pubblica. Al di là delle palesi violazioni di legge, trovo incomprensibile che un’azienda agricola possa arrivare a rischiare tanto per pochi metri quadrati di terreno in più da coltivare, proprio ora che il Parlamento europeo si accinge ad approvare la nuova Pac, Politica agricola comune, che prevede, fra le varie novità, anche l’obbligo per le aziende agricole di destinare il 7% della superficie aziendale a siepi e alberi”.

 


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