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24 aprile 2024

Nord-Est

Storia di un concerto da non dimenticare.

Maurizio Baglini e Giovanni Andrea Zanon insieme!

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

  Storia di un concerto da non dimenticare.

PORDENONE - Ieri sera al Teatro Verdi c'è stato un concerto straordinario, all'interno del progetto "La voce del violino".

Il pubblico delle grandi occasioni è accorso numerosissimo: si esibiva un duo straordinario, Maurizio Baglini e il giovanissimo Giovanni Andrea Zanon.

Al termine il maestro Baglini ha concesso un'intervista esclusiva per OggiTreviso.

 

1. Come tutti i progetti, anche il concerto di ieri sera ha avuto una lunga gestazione: a quando risale la sua prima ipotesi di lavoro per il coinvolgimento di Giovanni Andrea Zanon?

A circa 18- 20 mesi fa!

2. Quali sono state le motivazioni che ti hanno spinto alla scelta dei quattro pezzi del programma?

Coniugare due grandi sonate di repertorio e di estrema difficoltà in cui pianoforte e violino fossero trattati dai rispettivi compositori – Schumann e Strauss – in modo paritetico con due pezzi di virtuosismo violinistico che potessero mettere in luce le doti strumentali di un giovane interprete che desideravo far debuttare nella Programmazione del Teatro Verdi di Pordenone.

 

3. Le note di presentazione del programma di Stefano Catucci e il suo intervento di presentazione dal palco hanno creato un'atmosfera di grande attesa da parte di una platea, senza sedie vuote..., di un pubblico estasiato, che ha accettato anche applausi a scena aperta all'interno di ogni singola composizione...

Leonard Bernstein diceva: “ quando sento un applauso nel momento sbagliato, sono felice perché significa che una persona ha comunque provato un'emozione. Significa poi che c'é un neofita che si avvicina alla musica, e questo non può che esser motivo di soddisfazione “. Non posso che riprendere le parole di un genio e concordare. Diverso, poi, é provare ad educare i presenti a non tossire, non scartare caramelle, etc, ma in quattro anni di mio mandato a Pordenone non posso dire certo lamentarmi della qualità di ascolto del pubblico ! Anzi ! Quindi: ben vengano nuove persone!

 

4. Anche il tuo tocco di commento sulle composizioni eseguite ha dato un ulteriore suggello a un concerto, durante il quale, per la prima volta, contestualmente, molti hanno assistito a tre facce della tua personalità: il direttore di teatro, il pianista e il commentatore.... Immagino che si tratti di una situazione eccezionale....

A dire il vero io introduco sempre i programmi che eseguo: comunicare col pubblico é fondamentale e non vuol dire dare per scontato che il pubblico non sia preparato. E' semplicemente un modo per abbattere una barriera di sacralità che nella seconda parte del XX secolo ha distanziato gli artisti dal pubblico e che ora deve trasformarsi in porta comunicante!

 

5. In quanto tempo è stato preparato il concerto con il violinista?

Quattro sessioni di prove intense, dal 2 Maggio a ieri sera. Ho vissuto l'esperienza del concertatore “ coach “ di un giovane artista dalla personalità già formata, ma desideroso di assorbire come una spugna l'esperienza di un artista – il sottoscritto – che aveva già eseguito questo programma con almeno una ventina di violinisti diversi nel corso della propria carriera.

 

6. Per quale motivo il programma di sala è stato modificato prima di avviare l'esecuzione?

Per un miglior bilanciamento del minutaggio da ripartire fra la prima e la seconda parte del concerto.

 

7. Veniamo ai due bis. Un distinto signore, che sedeva accanto a me durante il concerto, quando hai annunciato il primo bis, a voce alta, prima ancora che comunicassi il pezzo da eseguire, ha detto che sicuramente sarebbe stato Liebesleid ( pena d'amore) di Kreisler. E alla mia curiosità "come mai ha previsto il pezzo?", con simpatia se l'è cavato con questa immagine... "in questo contesto, era naturale concludere il banchetto con champagne...". (Mi ha anche consigliato di andare a risentire il pezzo in internet, nella versione di Stjepan Hauser a Tokio). Come interpreti questa valutazione del signor Innocente Janes)...

Janes é persona di rarissima cultura, conoscenza, curiosità e sensibilità: lo spettatore ideale che spero possa diventare emblema di una maggioranza di spettatori nei prossimi cinquant'anni ! Verissimo: tutte le feste terminano cominciano e terminano con un brindisi. Ieri volevo, anzi volevamo tutti, festeggiare Zanon.

 

8. Anche il secondo bis, lo hai fatto precedere, dal ricordo di quanto era avvenuto nella trasmissione televisiva nel colloquio tra Giovanni Andrea con Fazio, accompagnando con il pianoforte il pezzo di Massenet...

Certo: nella televisione generalista di oggi, la musica classica ha scarsissime possibilità di esser promossa. Visto che Zanon era stato brillante nel suo recente intervento nel contesto che rappresenta un'eccezione alla regola – Fazio - , desideravo richiamare l'attenzione del pubblico a questo importante episodio di visibilità di cui il giovane violinista era stato recente protagonista.

 

9. Mutatis mutandis, al termine del concerto, mi sono venute in mente due immagini storiche: quella dantesca di Virgilio che guida Dante e quella di San Cristoforo, che portava Gesù Bambino... una valutazione complessiva del concerto di ieri sera e una presentazione succinta di Giovanni Andrea...

Posso dire che Giovanni Andrea ha mostrato di aver raggiunto un livello invidiabile di scioltezza e autorevolezza. Gli auguro una carriera splendida perché la merita!

 

10. Per concludere... a che punto siamo per la programmazione del nuovo anno concertistico? Puoi soddisfare qualche legittima curiosità dei tanti tuoi ammiratori?

Non svelo niente, ma una prima, importantissima informazione, verrà svelata entro la metà di Giugno prossimo!

pietro.panzarino@oggitreviso.it

 


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