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25 aprile 2024

Castelfranco

Stop ai capannoni lungo il Sentiero degli Ezzelini

Dalla pagina Facebook dedicata al percorso lanciano l’allarme

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CASTELLO DI GODEGO - Il Sentiero degli Ezzelini, a poco più di un anno dall’inaugurazione del cosiddetto I° stralcio di 19 km, da Resana a Spineda di Riese Pio X, si è dimostrato un progetto vincente e lungimirante per molteplici aspetti. Lo testimonia l'alto numero di frequentatori che, in qualsiasi stagione ed ora del giorno, si incontrano lungo tutto il percorso: una sorta di riscatto e valorizzazione del territorio, vittima dello sfruttamento intensivo e della cementificazione che, da troppo tempo, ne caratterizzano il progressivo degrado.


Il Sentiero, a detta di chi lo frequenta, rappresenta una sfida vinta dalla rete dei comuni, "costretti" a coordinare insieme la progettazione e la realizzazione di questa affascinante via ciclo-pedonale che, seguendo il percorso del Muson lungo la fertile campagna, sembra quasi una sorta di viaggio alla riscoperta delle nostre radici che affondano nella civiltà rurale.

E' un percorso che invita tutti ad ammirare e riconoscere, con grande facilità, specie vegetali e animali a molti sconosciute, ma che sono parte viva della nostra terra veneta. E' un invito per tutti a diventare un po' più "osservatori" e "custodi", sempre più sensibili ed amanti della natura.
 

Il percorso, però, rischia di essere compromesso. Sulla pagina Facebook Sentiero degli Ezzelini, ci segnala Gianfranco Milani di Castello di Godego, si spiega che cosa sta accadendo.


«In queste settimane – si legge su Facebook - chi frequenta la parte alta del percorso, che sale da Godego verso Poggiana di Riese, ha potuto notare, ma anche sentire e odorare,
la nuova imponente costruzione sorta sulle "ceneri" di un vecchio allevamento avicolo abbandonato, in disuso da anni.

Molti hanno espresso la loro indignazione e il loro stupore nel vedere come, nel giro di pochi mesi, questo allevamento intensivo di galline ovaiole, pare della consistenza di 252mila capi, sia improvvisamente spuntato a pochi metri dal sentiero ed a circa 70 mt dal torrente Muson, poco tempo dopo che il Sentiero degli Ezzelini era stato inaugurato e già intensamente utilizzato.


Ci si chiede come un progetto così importante, finanziato tramite la Regione con 1 milione di euro dalla Comunità europea, oltre ad altri 500mila raccolti tra Comuni e la Fondazione Cassamarca, un progetto che intende valorizzare, preservare e promuovere le bellezze ambientali collinari della Pedemontana e della nostra pianura, possa convivere con un intervento che minaccia di compromette il risultato che, con tanta fatica, si era finalmente concretizzato l'ombra imponente di questi cinque capannoni, che hanno quasi quintuplicato il volume preesistente, stride fortemente con lo spirito e la filosofia di questo progetto intercomunale, la cui validità è di fatto dimostrata dall’ottenimento del finanziamento europeo.

 

Il Forum Salviamo il Paesaggio, Italia Nostra, Godego LAB (e l’adesione del Comitato “La Salute è di Tutti”) vogliono evidenziare queste palesi contraddizioni – prosegue Milani - Vogliono capire se ci sono state delle disattenzioni o delle responsabilità da parte delle  amministrazioni. Intendono sensibilizzare l'opinione pubblica su queste tematiche, promuovere una raccolta di adesioni di associazioni e singoli cittadini, formulando un PATTO di RISPETTO e una REGOLAMENTAZIONE che impedisca la nascita, lungo il percorso, di altri ecomostri simili.

Esiste già un Regolamento per la disciplina di accesso ed uso del percorso; forse è il caso che si pensi ad un Statuto di Rispetto da parte delle Amministrazioni».

 

 



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