VITTORIO VENETO - Non si sono fatte attendere le dichiarazioni di Maurizio Castro, presidente del Cesana Malanotti, dopo l’accordo che porterà a versare circa 2milioni e 2mila euro all’Agenzia delle Entrate, viste le irregolarità nel versamento delle tasse durante le precedenti gestioni del Cesana Servizi.

“L’accordo con l'Agenzia delle Entrate sana una situazione paradossale: le avventate decisioni della vecchia dirigenza, che non aveva ascoltato neanche i suoi consulenti di fiducia, avevano fatto della Cesana Servizi, cioè di una società pubblica, un grande evasore IVA. Ora, sia pure a prezzo di grandi sacrifici, tutto è tornato al rispetto delle leggi e alla trasparenza” ha dichiarato Castro.

L’accordo, che riguarda gli anni che vanno dal 2012 al 2015, comporta l’esborso di circa 1 milione e mezzo di euro a titolo di sanatoria, mentre la regolarizzazione del Cesana Servizi per il 2016-7 richiede il pagamento di altri 760mila euro. Prosegue quindi – per citare Castro - “l'opera, intrapresa dal nuovo consiglio di amministrazione "di garanzia" nominato nel giugno 2016, di sterilizzazione dell'Istituto dalle infezioni finanziarie e gestionali causate dalle precedenti gestioni e di rilancio della sua autentica missione di servizio nella comunità vittoriese”.

Una mission che la struttura di via Carbonera sta continuando anche in un’altra direzione, ovvero quella che prevede l’arrivo di 200 nuovi posti letto per anziani non sufficienti e disabili nelle strutture di Ca’ Mocenigo e Villa Papadopoli. “Sottolineiamo: a Vittorio Veneto, non a Jesolo o a Cinto Caomaggiore. La conferenza dei sindaci si dovrà pronunziare entro il 30 novembre: siamo totalmente fiduciosi” ha detto Castro.