Treviso - Sorpresa e paura tra gli scaffali del supermercato. Una donna ha creato uno scompiglio non da poco al Bennet di Pieve, chiedendo con forza che fosse allontanata un'altra cliente.

A motivare la richiesta il fatto che l'altra donna, in compagnia del marito, stava facendo la spesa indossando il burqa.

L'italiana ha chiesto prima ai commessi del negozio di mandare via la musulmana e poi ha fatto anche intervenire le forze dell'ordine.

Tutto inutile: la donna velata non è stata cacciata ma ha potuto proseguire le sue compere, non proprio in tranquillità.

"Fare la spesa è un suo diritto - ha dichiarato il direttore del Bennet - Noi non siamo razzisti e non troviamo nulla di male se uno osserva le proprie tradizioni".

"E’ giusto e opportuno che le irregolarità vengano segnalate alle forze dell’ordine” commenta invece l'accaduto Federico Caner, consigliere regionale del Gruppo Lega Nord - Padania.
«Desidero manifestare la mia solidarietà nei confronti della signora Marisa Marchi di Sernaglia della Battaglia e complimentarmi con lei per il suo atteggiamento di cittadina responsabile – ha spiegato Caner. – I gesti incuranti del rispetto delle leggi non devono essere lasciati cadere nell’indifferenza».

"Per evitare che avvenimenti come quello del market di Pieve diventino la prassi è necessaria la collaborazione dei cittadini – ha concluso l’esponente leghista. - La legge Italiana vieta di nascondere tutto il volto nei luoghi pubblici: il burqa, così come il casco da moto, non si può indossare all’interno di un supermercato per ragioni di sicurezza e di rispetto delle norme in vigore".