25/04/2024parz nuvoloso

26/04/2024nubi sparse

27/04/2024nubi sparse

25 aprile 2024

A spasso per Expo 2015

immagine dell'autore

Alberta Bellussi | commenti |

expo 2015

A SPASSO PER L’EXPO 2015

Tra pochi giorni andrò a visitare l’Expo come spero facciano molti italiani; nella curiosità intellettiva che mi appartiene e nella sete di conoscere molte cose mi sono ripromessa di studiare l’argomento e di capire come ricavarne, dalla mia visita di due giorni,  il meglio per le mie conoscenze e per arricchire anche il mio animo di esperienze. La mia esplorazione è stata interessante e produttiva e ho pensato di condividerla con voi e si limiterà alla visita e non sfiorerà minimamente l’analisi dei costi o l’analisi economica dell’evento.

Expo Milano 2015 è un evento di portata mondiale che si caratterizza per la sua natura corale e fonda il suo successo sul coinvolgimento di tutte le diverse realtà che ne faranno parte. La prima Esposizione Universale si è tenuta a Londra nel 1851 e il suo successo è stato tale da spingere a organizzare iniziative simili ogni 5 anni in uno dei paesi membri. Come stabilito dalle regole del BIE (Bureau International des Expositions), i Partecipanti alle Esposizioni Universali si distinguono in Ufficiali e Non Ufficiali: i Partecipanti Ufficiali sono tutti i Paesi (145) e le Organizzazioni Internazionali (3) che accettano l’invito inviato dal Governo della Nazione ospitante l’Esposizione; mentre i Partecipanti Non Ufficiali possono essere una pluralità di soggetti, istituzionali e non, che vengono autorizzati a partecipare direttamente dall’Organizzatore di ogni singola Esposizione. Expo Milano 2015 è il più grande evento mai realizzato sull’alimentazione e la nutrizione.  Milano è diventata  una vetrina mondiale in cui i Paesi mostrano il meglio delle proprie tecnologie per dare una risposta concreta a un’esigenza vitale: riuscire a garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli, nel rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri stimola la creatività dei Paesi e promuovee innovazioni per un futuro sostenibile. Un’area espositiva di 1,1 milioni di metri quadri che si articola come le città romane lungo una strada lunga chiamata Decumanno e una strada più corta di intersezione che si chiama Cardo.

Per la durata della manifestazione, la città di Milano e il Sito Espositivo saranno animati da eventi artistici e musicali, convegni, spettacoli, laboratori creativi e mostre; ci sono i padiglioni da visitare, le strade laterali da vedere, i cibi dei vari food truck da provare. Per chi è stanco, lungo il Decumano ci sono alcune panchine dove si può mangiare o anche solo riposarsi prima di ricominciare la visita, e altre aree di seduta sono disseminate un po’ ovunque. Per chi invece vuole girare per i padiglioni, ma vuole risparmiarsi le lunghe camminate che servono soltanto per spostarsi, c’è la navetta interna gratuita: si chiama People Mover ed è subito all’esterno del perimetro di Expo. È un autobus da 25 posti circa che fa dieci fermate, distribuite nei punti principali del sito (l’ingresso, una all’altezza del Cluster del caffè, una all’ingresso del Cardo, due in fondo al sito, una vicino all’Albero della Vita, una vicino al Cluster delle Spezie, una vicino a Cascina Triulza e l’ultima di fianco al Media Center), si sposta in senso orario e il tempo di attesa è di circa 5-7 minuti.

Proverò a fare un breve excursus tra quelli che sicuramente meritano una visita nulla togliendo a tutti gli altri che varrà, comunque, la pena di visitare perché ogni stato , ogni cultura ogni popolo di questo pianeta ha qualcosa da dire e da dare agli altri.

L’ALBERO DELLA VITA: è diventato un po’ il simbolo dell’esposizione e del Padiglione Italia

La grande chioma svetta verso il cielo, a 37 metri di altezza, sorretta da un complesso ed elegante intreccio di legno e acciaio.  La grande struttura in legno e acciaio si erge al centro di Lake Arena, specchio d’acqua su cui si affacciano ampie gradinate, il maggiore spazio open air dell’area. L’opera, realizzata dal Consorzio “Orgoglio Brescia”, è situata al termine del Cardo .  La struttura dell’Albero della Vita affonda le radici in uno dei periodi artistici più fervidi dell’arte italiana, il Rinascimento. Sul finire degli anni Trenta del XVI secolo, Michelangelo risistemava Piazza del Campidoglio su incarico papale, donandole una nuova forma e prevedendo una pavimentazione che eliminasse lo sterrato esistente. Proprio per questo pavimento, l’artista concepì e disegnò una struttura complessa e simbolica che, partendo da un disegno a losanghe, culmina in una stella a dodici punte indicante le costellazioni. Proprio da questo disegno michelangiolesco, Marco Balich, direttore artistico di Padiglione Italia nonché produttore di grandi eventi e regista, ha mutuato la forma dell’Albero della Vita, una grandiosa costruzione a metà tra monumento, scultura, installazione, edificio, opera d’arte che oltre al Rinascimento rimanda a simbologie più complesse e comuni a numerose culture, per cui l’Albero della Vita è simbolo della Natura Primigenia, la grande forza da cui è scaturito il tutto. Il Concept è di Marco Balich e il design è di Marco Balich in collaborazione con lo studio Gioforma. L’Albero della Vita non è solo tradizione e simbologia religiosa: è anche il segno di uno slancio rivolto al futuro, all’innovazione e alla tecnologia. La struttura nasce, fin dall’inizio, come icona interattiva destinata a catturare l’immaginario del visitatore e creare una rete di connessioni tra i vari padiglioni di Expo 2015. Ad animarla saranno una serie di effetti speciali realizzati con le più avanzate tecnologie di spettacolo e da il meglio di sé soprattutto di notte.

FOODY

Foody è la mascotte dell’ Esposizione che si ispira  a L’Ortolano dell'Arcimboldo.

ALLA VITA: musical

Pensato apposta per Expo, lo show del Cirque du Soleil si ispira al tema dell'alimentazione. Vuole essere - dicono gli artisti del circo - un invito alla vita e alla passione. "Alla vita!" racconta la storia di un ragazzino, di nome Leonardo, che riceve in dono dalla nonna in punto di morte un seme magico di margherita, simbolo della vita, che viene regalato agli spettatori all'inizio dello spettacolo. Dal seme appare un amico immaginario, Farro, che guida il protagonista in un fantastico viaggio onirico in 14 atti, per la durata complessiva di un'ora.

PADIGLIONE ZERO

Curato da Davide Rampello e progettato da Michele De Lucchi, il Padiglione Zero introduce la visita del Sito Espositivo di Expo Milano 2015. Quanto l’uomo ha prodotto dalla sua comparsa sulla Terra fino a oggi, le trasformazioni del paesaggio naturale, la cultura e i rituali del consumo, sono il punto di partenza per qualsiasi progetto futuro. Il Padiglione Zero è il luogo in cui raccontare questo straordinario percorso con un linguaggio emotivo e immediato. Expo Milano ha adottato una formula per coinvolgere i visitatori proponendo durante l'anno 2015 un'esperienza innovativa e interattiva: non solo, dunque, si potranno visitare i padiglioni allestiti dai singoli Stati, camminare nei Cluster, aree espositive dedicate esclusivamente a un prodotto o a una determinata area geografica, ma si avrà anche modo di partecipare a eventi culturali e ludici o di ammirare mostre e installazioni didattiche.

PADIGLIONE ITALIA

Il Padiglione Italia ad Expo Milano 2015 è il biglietto da visita del nostro Paese. Questo Padiglione è stato costruito basandosi su 5 elementi cardini: la trasparenza (utilizzando materiali quali vetro, cristalli, materiali fotosensibili, materiale di valenza metaforica e concettuale); energia come vita, strumento e mezzo, come motore di trasformazione, nel segno del rispetto ambientale e della compatibilità; l'acqua simbolo dell'esistenza, della nascita, della rigenerazione, delle risorse della Terra e anche della capacità di riflettere il cielo; natura e tecnologia.

Il Padiglione, chiamato anche Palazzo Italia, ha un percorso incentrato sulla filosofia della potenza che gira attorno al numero 21, lo stesso numero delle regioni nel nostro Paese. Troveremo quindi uno sviluppo del padiglione incentrato su:

- Potenza del Saper Fare: 21 personaggi raccontano storie di professionalità applicata degli italiani, in arte e manualità, che hanno trovato soluzioni facendo impresa;

- Potenza della Bellezza: ci sono 21 panorami e 21 capolavori architettonici che raccontano la bellezza dell’Italia;

- Potenza del Limite: qui ci sono 21 storie di impresa agricola, agroalimentare, artigianale che racconteranno la più specifica delle grandezze italiane, la capacità di esprimere il meglio di noi nelle circostanze più proibitive, di coltivare vigneti di eccellenza su cucuzzoli aridi e non meccanizzabili, la potenza più vicina alla virtù del limite.

L’Italia è la Potenza del Futuro e viene raccontata attraverso un vivaio di 21 piante rappresentative delle Regioni: la Piazza del Campidoglio a Roma, dove Michelangelo creò il mosaico dell’armonia rinascimentale. Dal mosaico si leva un grande Albero, l’Albero della Vita, una struttura di acciaio e legno, alta 37 metri, con 25 metri di apertura, pensata dal designer e creativo Marco Balich e collocata al centro della Lake Arena.

Dentro al Palazzo Italia il visitatore trova la mostra dei mercati, un sistema interattivo che permette il dialogo con i più grandi mercati ortofrutticoli d’Italia a Firenze, Roma e Palermo.

 

PADIGLIONE FRANCESE

Realizzato dallo studio parigino XTU Architectes, il padiglione francese si sviluppa su una superficie di 3592 metri quadrati ed è costituito principalmente di legno lamellare. La struttura ricorda il mercato coperto, luogo simbolo della cultura alimentare francese. L'idea è quella di promuovere l'autosufficienza alimentare, l'accesso al cibo e la dimensione qualitativa dell'alimentazione. Tutte tematiche che si sposano perfettamente con gli obiettivi di Expo.

PADIGLIONE AZERBAIJAN

Tra i più sorprendenti per forma e innovazione, il Padiglione Azerbaijan è stato progettato da Simmetrico Network con l'idea di condurre i visitatori all'interno di tre sfere di vetro distribuite su più livelli per rappresentare diverse biosfere. La struttura, che si sviluppa su un'area di 887 metri quadri, è realizzata in legno e pietra abbinati a vetro e metallo, con un controllo passivo del microclima ottenuto lasciando più libero il fronte nord della struttura.

PADIGLIONE Vanke

Vanke, multinazionale cinese leader del settore immobiliare, ha chiamato l'archistar Daniel Libeskind per dar vita al primo padiglione realizzato da un'impresa privata in 163 anni di storia dell'Expo, dicono che è uno dei più belli a livello architettonico della manifestazione.

Nel padiglione di 959 metri quadri si ricreano le atmosfere legate allo Shitang che, molto più di una semplice mensa, rappresenta una struttura sociale tradizionale, presente fin dall’antichità ma che continua a esistere nella società contemporanea cinese in varie forme. Uno spazio conviviale, in cui trovare cibo conveniente e un ambiente sano e sereno. Il progetto si ispira a una serie di evocazioni che spaziano dall’antico pensiero di Confucio e Lao Tzu, al  Rinascimento e all’arte contemporanea per condurre il visitatore in un viaggio che supera i confini di spazio e tempo e ripercorre tradizioni e valori della società.

 

PADIGLIONE GRAN BRETAGNA

Per scegliere a chi affidare il progetto del suo padiglione la Gran Bretagna si è affidata a una competizione. Il vincitore è stato Wolfgang Buttress, che ha realizzato una struttura ispirata agli alveari per sottolinearne l'importanza nel nostro ecosistema. L'obiettivo (raggiunto) è quello di colpire il visitatore e lasciare il segno, grazie a una costruzione dal forte impatto visivo che unisce design a ecologia su una superficie di ben 1910 metri quadrati.

PADIGLIONE  PRINCIPATO DI MONACO

Pur essendo un piccolo Paese, il Principato di Monaco ha dato vita a un grande progetto per il suo padiglione. La firma è dell'architetto italiano Enrico Pollini, che ha disegnato una struttura alla quale si può accedere da diversi punti. I container esterni sono veri container merci riutilizzati con funzioni architettoniche per sottolineare l'importanza del riutilizzo creativo. Il tetto in legno è coperto da un composto di muschio che consente la coltivazione di piante mediterranee. E poi: giardini verticali e un sistema di raccolta dell’acqua piovana. Alla fine della manifestazione la struttura sarà smantellata e inviata a un  progetto di aiuto della Croce Rossa in Burkina Faso.

PADIGLIONE CINA

Agricoltura, alimentazione, ambiente,  sviluppo sostenibile sono i punti  focali della partecipazione della Cina  a Expo Milano 2015, che si traduce in un padiglione che rispecchia l'atteggiamento del popolo nei confronti della terra, riassunto dalla filosofia per cui "l'uomo è parte integrante della natura". Il progetto ha l'obiettivo di illustrare le tradizioni culturali e i progressi nei campo dell'agricoltura, al fine di trovare un equilibrio per il futuro di essere umano e ambiente.

PADIGLIONE SVIZZERA
Nella sua personale riflessione sul Tema di Expo Milano 2015 Nutrire il pianeta, energia per la vita la Svizzera, primo Paese ad aver aderito a Expo Milano 2015, riflette sulla scarsità delle risorse alimentari nel mondo e mostra l’altra faccia dell’abbondanza. Il suo padiglione è costituito da quattro torri colme di generi alimentari locali dai quali il visitatore potrà attingere. Ma c’è un limite alle risorse disponibili… superarlo significa privare gli altri visitatori delle stesse possibilità

 

PADIGLIONE RUSSIA

Il Padiglione Russia è una sintesi di tradizione e innovazione ed è tra le strutture più grandi dell'esposizione, si snoda su un'area di oltre 4mila metri quadri e riprende il design dei padiglioni russi delle precedenti Expo cui il Paese ha partecipato. l Padiglione russo a Expo Milano 2015 racconta le storie di molti scienziati russi di fama internazionale, il cui lavoro ha contribuito allo sviluppo dell'agricoltura e della sicurezza alimentare. Si evidenzia inoltre la ricchezza delle risorse naturali russe e quella della varietà delle tradizioni culinarie del Paese. Il Padiglione sottolinea il ruolo che la Russia svolge e può continuare a svolgere su aspetti vitali di sicurezza, di approvvigionamento alimentare e di come questo Paese fornisca cibo per il suo popolo e per il mondo. Il Concept presenta in dettaglio la vastità della Russia e la varietà dei suoi ambienti naturali, le zone climatiche, i prodotti regionali e le cucine etniche e permette ai visitatori di sperimentare ed esplorare il tema della sicurezza alimentare facilmente e divertendosi, in un clima accogliente favorito dalla genuina ospitalità russa.

PADIGLIONE BRASILE

Lo si riconosce subito dalla coda all'ingresso e dalla struttura in legno scuro. Tutti vogliono visitarlo, bambini e adulti non vedono l’ora di arrampicarsi sulla rete elastica, che permette di ammirare la variegata flora carioca dall'alto.

PADIGLIONE MAROCCO

Racconta bene la biodiversità del Paese, tra fiori, frutti, spezie profumi e un percorso sensoriale che fa credere di essere veramente nel deserto o sui monti dell’Atlante.

PADIGLIONE AUSTRIA

Se la calura sul decumano è insopportabile non resta che cercare refrigerio nella scenografica foresta del padiglione austriaco. Qui ci sono 5 gradi in meno che all'esterno. Non a caso il motto di questo spazio è “Respira l’Austria”. Perdersi tra le oltre 12 mila piante boschive e i 64 alberi sarà un piacere.

PADIGLIONE EMIRATI ARABI

Le aree del Padiglione e il calendario di eventi sono stati pensati per offrire un unico contenitore di idee, principi e pratiche attraverso il prisma delle esperienze degli Emirati Arabi Uniti: dalle floride oasi che rappresentano il passato all’architettura iconica degli spazi che simboleggiano l’attuale interesse per le energie rinnovabili e la riduzione della CO2, fino alla vasta gamma di esibizioni che esplorano le delizie, i paradossi e le sfide dell’alimentazione.

 

Molte e tante sarebbero ancora le cose da raccontare e mi sono dilungata fin troppo in questo splendido viaggio tra la storia dei popoli e le riflessioni su come il Pianeta Terra sia veramente un patrimonio di tutti noi e penso come un’Esposizione Universale abbia , davvero, il compito di lasciare in eredità un’esperienza culturale, sociale, scientifica e tecnologica a questo mondo. Expo Milano 2015 costruirà questa eredità prima di tutto grazie all’apporto dei suoi Partecipanti, cuore e anima dell’evento e grazie alle molte riflessioni e confronti che hanno preso forma nei mesi dell’evento.  Speriamo che lo slogan "Nutrire il pianeta, energia per la vita" diventi davvero uno dei principi guida e indirizzo delle scelte politiche, economiche e sociali del futuro di tutti i governi della Terra perché le belle parole e le belle esperienze che si sono condivise in questo evento non rimangano aria ma diventino modo di operare comune per il bene nostro e delle generazioni future.

 



Commenta questo articolo


vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×