TREVISO - I colpi di pistola sparati in aria dall’assessore provinciale Mirco Lorenzon per allontanare i ladri entrati in casa sua, accendono il consiglio comunale di Treviso a palazzo dei Trecento.

Da una parte il consigliere del Pd Roberto Pizzolato che sottolineando la pericolosità di un atto simile chiede le dimissioni dell’assessore. Dai banchi dell’opposizione risponde la sceriffina Petra De Zanet (lista Gentilini), compagna di Lorenzon. “L’unica cosa da commentare è che il consigliere Pizzolato difende i criminali”, accusa De Zanet, richiamata dal presidente del consiglio Franco Rosi, che ha tentato, inutilmente, di stemperare le accuse della consigliera: “Immagino lei intendesse dire che politicamente il consigliere Pizzolato ha una posizione diversa dalla sua”. La consigliera esplode di rabbia: “No no, io difendo il mio compagno e intendo dire quello che ho detto”.

Rovente botta e riposta tra maggioranza e opposizione, nato dall’intervento dettagliato del consigliere Pizzolato: “Un proiettile sparato da una pistola esce alla velocità di 350 metri al secondo, velocità che varia secondo il modello dell’arma. Se si spara in aria il proiettile giunge fino a 2,5 km di altezza,e comincia la discesa che, a seconda di vari fattori, può portare il proiettile ad atterrare ad una velocità di 50/100 m al secondo. Il danno che può provocare è potenzialmente molto importante”. Il consigliere del Pd ha poi citato un episodio accaduto in Ohio, negli Usa, nel 2011, dove una giovane Amish è stata uccisa da una pallottola vagante sparata in aria da un uomo, a un chilometro e mezzo di distanza, che stava pulendo il suo fucile.

“Lo stato dell’Ohio ha una densità di 109 abitanti per chilometro quadrato, la Provincia di Treviso di 358 abitanti per km quadrato. Sparare in aria a scopo intimidatorio, non è affatto innocuo e i rischi sono documentati. Auspico che Lorenzon, assessore alla Protezione Civile, figura che si occupa di sicurezza della popolazione, come segno di ravvedimento, rassegni le dimissioni. Per dare un segnale chiaro ai cittadini che nessuno è autorizzato a sparare in aria nella nostra provincia”. Immediata la replica di Petra De Zanet: “I dati qui non hanno senso, la casa è isolata, vicino alle grave a Negrisia. Qui voi state solo dalla parte dei criminali”.