Sonia, partita dal trevigiano per l'Isis, ora vuole tornare in Italia
La ragazza ha di recente perso il marito e cerca un''esistenza normale'
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Immagine di repertorio
FONTE - Partita da Fonte per Raqqa a 20 anni ed accusata di essersi affiliata all'Isis, ora Sonia Khediri, una italo-tunisina sposatasi in Siria e madre di due bambini, vorrebbe tornare in Italia, pentita della scelta di aver abbracciato il Califfato. Intervistata dal 'Corriere del Veneto', Sonia, che oggi ha 21 anni, e ha perso da poco il marito - ucciso in combattimento - si trova attualmente in un campo di prigionia con altre donne.
La giovane chiede in sostanza di tornare a casa in Italia per riavere un'esistenza 'normale'. A Onè di Fonte si è fatta viva con i genitori di origine tunisina chiedendo il permesso di tornare. Era pronta a passare in Turchia dove il padre l'avrebbe portata in Italia, ma non è riuscita nel suo intento. Sull'Isis dice di di aver capito di aver fatto una scelta sbagliata, entrando in un contesto di violenza e nel quale i principi che l'avevano affascinata si sono dimostrati tutt'altro rispetto a ciò che veniva predicato.
Nel campo di Ein Hissa non vive assieme alle altre spose combattenti, circa un centinaio alloggiate poco distante, perché il suo pentimento, stando al racconto, è tale da non voler condividere più nulla con quel mondo.