A Soligo il primo Centro Sollievo
Volontari in campo per aiutare le persone con demenza e le loro famiglie
| Claudia Borsoi |
FARRA DI SOLIGO - Una rete di collaborazione tra istituzioni e volontariato per migliorare il servizio di sostegno alle persone con demenza e alle loro famiglie: approda nel Quartier del Piave, nei comuni di Pieve di Soligo, Refrontolo e Farra di Soligo, il progetto regionale “Sollievo”, idea progettuale nata qualche tempo fa all’interno del Coordinamento delle Associazioni di Volontariato della Sinistra Piave e condivisa fin da subito da Ulss 7 e dalle Amministrazioni Comunali.
Il progetto prevede l’attivazione, in via sperimentale, di tre Centri Sollievo nel territorio dell’Ulss 7: uno nel Quartier del Piave, uno nell’area del Vittoriese ed uno nell’area del Coneglianese. Questi interventi innovativi sono rivolti alle persone colpite da decadimento cognitivo – nella fase iniziale - o da altre forme di demenza e alle loro famiglie. Sono circa 3.000 le persone oggi che vivono questo problema nel territorio dell’azienda sanitaria e circa l’80% del tempo della malattia (dalla comparsa dei primi sintomi al decesso) viene oggi assistito a domicilio dai familiari.
Oltre all’azienda socio-sanitaria, sarà il volontariato a scendere in campo: saranno offerti servizi di accoglienza diurna dei malati per alcune ore alla settimana presso spazi dedicati, per l’appunto i Centri Sollievo. Qui le persone colpite da demenza potranno trascorrere dei momenti di socializzazione e di stimolo per le abilità cognitive residue, rallentando di conseguenza il deterioramento cognitivo, mentre le loro famiglie potranno ricavarsi alcune ore per recuperare energie e alleviare il loro stress, con conseguente benessere sia per i malati sia per i loro familiari.
Il primo Centro Sollievo sarà avviato già ad ottobre a Soligo (Farra di Soligo) dall’Associazione Fabrizio Viezzer Onlus, presso la propria sede, mentre gli altri due entro febbraio 2015. In questi Centri Sollievo, sotto il coordinamento di un Equipè specialistica dell’Ulss 7, opereranno volontari preparati e formati al rapporto e all’assistenza di persone colpite da demenza. «Con i volontari garantiremo a queste persone dei momenti di intrattenimento presso la nostra sede e alle loro famiglie dei momenti di sollievo. L’ambiente e le attività daranno ai malati una continuità, come essere in famiglia» afferma Angelo Cremasco, dell’Associazione Fabrizio Viezzer e referente del Centro Sollievo per il Quartier del Piave.
«L’Azienda Ulss 7 attraverso questo progetto - sottolinea Giuseppe Bazzzo, direttore dei Servizi Sociali dell'Azienda Sanitaria - intende dare una risposta concreta di sostegno alle persone affette da decadimento cognitivo e di aiuto alle famiglie che, soprattutto nella fase iniziale di comparsa dei primi sintomi della malattia, necessitano di punti di riferimento a loro vicini. Abbiamo creduto in questo progetto sia per l’approccio innovativo con cui si rivolge ai pazienti sia per la possibilità di offrire un'ulteriore risposta di sollievo alle famiglie. Il contributo del Volontariato è fondamentale in questo progetto perché attraverso il suo lavoro sarà possibile implementare e sostenere nuovi ambiti di vita quotidiana per la persona con problemi di decadimento cognitivo, valorizzando il rapporto anche solidaristico con la comunità. Il Centro di Soligo copre, nella fase iniziale, il territorio dei Comuni di Farra di Soligo, Pieve di Soligo e Refrontolo, ma è obiettivo dell’Azienda riuscire a diffondere questa esperienza anche negli altri territori dei 28 Comuni e per questo è impegnata ad attivare altri due Centri nei prossimi 6 mesi».
L’iniziativa dei Centri Sollievo sarà illustrata alla popolazione, ma anche a volontari e al personale socio-sanitario, in due occasioni: martedì 16 settembre 2014 alle 20,30 presso l’auditorium Santo Stefano di Farra di Soligo e mercoledì 17 settembre alle 20,30 presso l’auditorium Battistella Moccia di Pieve di Soligo. Dopo i saluti, verrà presentato il progetto “Fare rete per i Centri Sollievo”, si parlerà quindi di “Le persone affette da demenza” e di “La rete dei servizi territoriali”. Infine verrà la testimonianza dell’esperienza de “Il centro del Sorriso” realizzata a Segusino, Valdobbiadene e Vidor.