CONEGLIANO - Venticinque anni di attività, per un’associazione, è sempre un bel traguardo. Se lo si festeggia senza dimenticare chi è in difficoltà il valore aggiunto aumenta parecchio.

È il caso del Club Serenissima Storico Auto e Moto che ha celebrato con un pranzo al Parco Gambrinus i cinque lustri di attività alla presenza, tra gli altri, del Sindaco di Conegliano, Floriano Zambon, e del Presidente dell’Automotoclub Storico Italiano, Roberto Loi.

Il momento conviviale è stata occasione per render nota la destinazione dei fondi raccolti tra i 2200 associati e destinati a vari progetti di solidarietà sul territorio del coneglianese e non solo. Oltre all’impegno in favore della LILT e della “Fondazione Comunità Sinistra Piave” per sostenere il trasporto di malati e bambini della comunità “La Nostra Famiglia” di Conegliano, il Club Serenissima ha deciso di continuare a sostenere l’associazione “Oltre il Labirinto”, in favore dei bambini malati di autismo, e di sostenere con un contributo anche le popolazioni sarde colpite dall’alluvione delle scorse settimane.

Giorgio Foramiti e Roberto Loi

“Abbiamo devoluto in totale 14.000 euro quest’anno e con il pranzo di oggi ne abbiamo raccolti altri 1.800 – spiega il Presidente del Club Serenissima, Giorgio Foramiti – siamo persone fortunate, che possono impegnarsi nelle attività che amano, è giusto che diamo qualcosa a chi è meno fortunato di noi. La cosa più bella è l’amicizia che ci lega ed è fonte d’orgoglio la stima che ci dimostrano le istituzioni del territorio”.

Al Presidente del Club Serenissima sono giunti anche i complimenti del Presidente dell’Automotoclub Storico Italiano, Roberto Loi: “abbiamo 210.000 soci in tutta Italia e se nei 16 anni della mia presidenza siamo cresciuti così tanto lo dobbiamo soprattutto alle realtà locali, tra le quali certamente il Club Serenissima è un’eccellenza”. Anche per l’ASI la solidarietà è un obiettivo primario: “i veicoli storici potrebbero sembrare una realtà fortemente legata ad una sola categoria sociale – spiega Loi – ma così non è, noi guardiamo con attenzione il mondo che circonda la nostra associazione e la nostra è una cultura fortemente integrata nel sociale. Vogliamo tenere in piedi valori che nella realtà odierna vengono talvolta, purtroppo, dimenticati”.

Così, dopo i 208.000 euro destinati all’Università dell’Aquila, i 150.000 euro donati al Comune di Crevalcore, duramente colpito dal sisma nel 2012, e i 150.000 destinati al Politecnico di Torino, obiettivo dell’ASI è ora quello di acquistare una parte del Villaggio Olimpico di Torino, ora in disuso, per realizzare, oltre alla nuova sede dell’associazione, un’area di riferimento per i giovani con biblioteca, cineteca, centro congressi e una galleria espositiva.

 

BDN