Pasquino: chi sarà costui? A tutt'oggi sappiamo che ha la passione della satira. E che, in versi rigorosamente anonimi (o meglio: firmati con lo pseudonimo di Pasquino), da diverso tempo se la prende con i politicanti locali. Le sue composizioni vengono lasciate nei bar serravallesi e "collezionate" con commenti e risa dagli avventori. Sappiamo anche che, applicando un regio decreto dei primi del Novecento, il sindaco Scottà ha multato un esercente che nel suo locale "teneva" i malefici versi di Pasquino. Atto che quest'ultimo (e non solo lui) ha giudicato una forma di  censura alla libera espressione. Conseguenza? Pasquino, anziché inaridire la propria vena satirica, l'ha fatta scorrere in maniera copiosa: ha scritto nuovi versi e ha fatto recapitare un bavaglio agli inquilini del Municipio. Il seguito alla prossima puntata.