TREVISO - Quattro giorni di sforamenti consecutivi dei livelli di poveri sottili. Treviso è di nuovo nella morsa dello smog dopo il blocco di due giorni delle auto più inquinanti fino a Euro 5 a metà dicembre. Al momento però l’ordinanza anti-smog è “sospesa” per le festività.

“Al di là della scelta di “sospendere” nel periodo natalizio le misure adottate con l’evidente conseguenza che all’aggravarsi dei livelli di inquinamento non corrisponde alcuna contromisura per quanto riguarda il traffico automobilistico, pare evidente che le ordinanze “anti-barbecue” che l’amministrazione cittadina ha emanato all’inizio della stagione fredda non ha sortito particolari effetti”, accusa Gigi Calesso di Coalizione Civica per Treviso.

“Il “blocco” delle auto più inquinanti è terminato il 18 dicembre, giusto due giorni dopo che in città è stato raggiunto il cosiddetto “livello di criticità 1” per la presenza di polveri sottili nell’aria che respiriamo, cioè l’avvenuto superamento per almeno 4 giorni consecutivi di superamento del valore limite giornaliero di concentrazione di questi inquinanti. Dal 23 al 26 dicembre - continua Calesso dati alla mano - le due centraline di rilevamento dell’inquinamento atmosferico di via Lancieri di Novara e via Sant’Agnese hanno rilevato una serie di quattro sforamenti consecutivi che, però, non causano alcuna limitazione al traffico veicolare, perché l’ordinanza “antismog” non è attualmente in vigore”.

“Senza contare la miriade di deroghe - continua Calesso - o le decisione di non rendere più obbligatorio per i negozi di tenere chiuse le porte . L’unica misura rispetto a cui non sono previste deroghe è il divieto di “barbecue e fuochi d’artificio”, proibizione tanto netta quanto di difficoltoso controllo. Complessivamente le misure antismog del comune di Treviso hanno una efficacia ridottissima e la contraddittorietà dei provvedimenti ne limita fortemente anche il “valore educativo”. Per contrastare seriamente l’inquinamento dell’aria che respiriamo servono misure più incisive, pochissime deroghe e tanti controlli”.