TREVISO - Da tempo a Treviso non si respirava aria così “pulita”. Questo autunno le concentrazioni delle polveri sottili rilevate dalle centraline Arpav sono sempre state sotto i 50 microgrammi per metro cubo d’aria, ovvero il limite consentito per legge per considerare l’aria “accettabile”.

Da ottobre ad oggi non sono stati rilevati picchi di sforamenti che negli anni scorsi superavano anche i 100 microgrammi per metro cubo d’aria. Il merito va soprattuto alla pioggia, che non è mancata negli ultimi due mesi, e ha dispero gli inquinanti.

Ora però sole e alta pressione stabile, sicuramente a noi più graditi della pioggia, rischiano di far schizzare le Pm10. L’alta pressione, infatti, senza vento e precipitazioni, nei mesi autunnali e invernali porta come conseguenza l’aumento della concentrazione degli inquinanti. Già ieri sera la centralina Arpav di via Lanceri di Novara segnava uno sforamento in serata con picchi da 77 a 133 microgrammi per metro cubo d’aria lunedì sera alle 22. Stessa situazione rilevata dalla centralità di via Sant’Agnese con picchi di concentrazioni di polveri sottili nella terra serata di lunedì fino a 151 microgrammi per metro cubo d’aria.